L’ing. Pasquale Contartese, ctu del Tribunale di Vibo Valentia, ha effettuato un sopralluogo per prendere atto dei lavori del waterfront di Nicotera Marina. Lavori già oggetto di attenzione da parte dell’autorità giudiziaria a seguito di una denuncia presentata in Procura dal titolare di un’impresa che aveva preso parte al bando di gara e che nelle fasi di espletamento delle procedure eseguite dalla Stazione unica appaltante della Provincia riteneva fossero state commesse delle irregolarità che lo avevano penalizzato. Accompagnata dall’ing. Carmelo Ciampa, responsabile dell’area tecnica del Comune, la delegazione inviata sul posto dal Tribunale di Vibo Valentia, ha preso atto dell’esistente. Il consulente tecnico d’ufficio, Pasquale Contartese, affiancato dal direttore dei lavori Gaetano Arfusa, elaborati tecnici in mano, ha ispezionato metro per metro l’intero tratto del lungomare realizzato con fondi regionali. Per certo, il tratto finale del waterfront è ancora chiuso al traffico per il sequestro del cantiere disposto dall’autorità giudiziaria. L’intervento delle Fiamme gialle è avvenuto lo scorso 28 ottobre proprio in concomitanza con l’insediamento a Palazzo convento del commissario prefettizio Lucia Iannuzzi subentrata a Franco Pagano, sindaco dimissionario.
Dopo la denuncia dell’imprenditore, le indagini sono scattate tempestivamente e, cammin facendo, hanno fatto emergere elementi che hanno spostato l’attenzione degli investigatori della GdF dal controllo degli atti all’esecuzione dei lavori. Nel corso di apposito sopralluogo sarebbero state accertate, infatti, carenze tali da ritenere necessario il sequestro del cantiere. Il progetto del waterfront aveva visto la luce nell’ottobre 2011 quando alla guida dell’ente c’era la commissione straordinaria pronta ad aderire al Progetto integrato di sviluppo locale (Pisl) denominato “Tropea e dintorni – destinazioni turistiche”. La redazione dell’elaborato tecnico preliminare mirato al recupero e alla riqualificazione del lungomare e della pineta veniva affidata all’architetto Mauro Francini.
Al geologo Ivan Teti veniva, invece, affidato l’incarico di effettuare appositi studi propedeutici al progetto esecutivo dei lavori, mentre il geometra Maria Nunzia Marilena Mangialardo curava le pratiche per ottenere dal demanio marittimo gli spazi necessari per l’esecuzione delle opere. L’obiettivo prioritario era quello di realizzare infrastrutture per il tempo libero e il quadro del conto economico, inserito nel progetto definitivo eseguito dal responsabile dell’Ufficio tecnico Carmelo Ciampa, prevedeva una spesa di un milione di euro. Nel maggio 2015 la Stazione unica appaltante assegnava alla ditta Chiariello Group srl di San Costantino Calabro, che si aggiudicava la gara proponendo un ribasso del 30%, i lavori del waterfront per un importo complessivo pari a 594.210 di cui circa 400mila già liquidati.