Da Pupari & Pupi di Pino Macino.
Mettiamola così: sono cinquant’anni che contadini, agronomi, biologi si affannano a “creare” nuovi pomodori. In generale ci sono riusciti …soprattutto per quanto riguarda le dimensioni e la gradevolezza delle forme.
E’ il commercio, bellezza! Ma tira che tira ci si è accorti che – a poco a poco , lentamente – ad ogni passaggio il nuovo pomodoro perdeva in sapore.E cosa stanno facendo ora gli scienziati? stanno tornando indietro…. attraverso ricerche molecolari e con l’ausilio della biotecnologia.Tra un paio di anni potremmo – anzi certamente potremo – sentire il profumo, la dolcezza, la freschezza del pomodoro di una volta. Quello che io – che cinquant’anni fa avevo 16 anni – ho certamente assaporato e forse perduto. Forse….perchè qualcuno…in quella campagna lì continua ad usare i semi antichi…e puoi dire di mangiare i pomodori che nessun altro ha….ma fino a quando? E d’altra parte….non è un pò così anche con i mandarini…con le mele, con le pere ? Non esprimiamo meraviglia quando finalmente ci capita un bel mandarino giallo, profumato ,aspro, selvaggio….di una volta? Una volta erano tutti così…poi è arrivato il mandarancio, si sono affermate le clementine..e via innovando. E’ così! Cerchiamo il nuovo per dimenticare l’antico. Ma pare non sia la strada giusta. Mentre la scienza ci consola con promesse che guardano al passato….. comprendiamo – finalmente – che …abbiamo fatto una lunga strada per tornare indietro…
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