Per adesso è solo un’idea, quella cioè che Nicotera possa divenire terra di migranti, confermata da vari “movimenti” in Comune e dalla presentazione di specifica domanda da parte di alcune strutture presenti sul territorio, ma in città la notizia già tiene banco. Il timore che il comune tirrenico possa trasformarsi in un centro di accoglienza dove allocare temporaneamente il gruppo di migranti in attesa di trovargli una sistemazione dignitosa, viene avvertito dai più.
“Questa possibilità – afferma Mimmo Pagano della “Uil pensionati” – sarebbe disastrosa e fallimentare per Nicotera e avrebbe conseguenze negative. L’arrivo dei migranti creerebbe, infatti, ulteriori problemi ad una città che da anni sta vivendo una profonda crisi sociale ed economica. Prima di pensarci andrebbero risolte le numerose problematiche che stiamo vivendo”.
Nel migliore dei casi, come nella vicina Joppolo, dove, dal mese di novembre, sono ospitati presso alcune strutture abitative, minori non accompagnati in fuga dalla violenza dei propri Paesi, inseriti, tra l’altro, anche nelle scuole locali, Nicotera potrebbe mettere a disposizione alcune sue strutture.
“E’ sempre positivo accogliere persone che sono nel bisogno e nella difficoltà – afferma Antonio Montuoro, presidente dell’Accademia della dieta mediterranea, nonchè, direttore responsabile di MediterraneiNews –. Dipende, però, dove ospitarli. Se saranno utilizzati alberghi o villaggi, allora penalizziamo la città, perché la nostra è una realtà turistica che necessita di queste strutture. Inoltre, ritengo l’idea inopportuna perché la nostra è una città il cui consiglio comunale è stato sciolto per tre volte per mafia a causa della forte presenza mafiosa. Il rischio, senza alcun dubbio, sarebbe che i migranti possano essere assoggettati e condizionati dalla criminalità organizzata. Nicotera e Limbadi, fino all’altro ieri, erano città dove la Prefettura aveva messo il veto a queste iniziative proprio perché ad alta presenza mafiosa. Oggi è forse cambiato qualcosa? Allora che ci dicano che Nicotera non è più mafiosa e poi accogliamo chiunque. Sarebbe, invece, una contraddizione ospitare persone così deboli, senza lavoro e futuro, che si appiglieranno a chiunque, anche e sopratutto ai mafiosi”.
“Nicotera – dichiara ancora Montuoro – è un centro studi con oltre mille giovani studenti, che cerchiamo di tutelare e far crescere lontano dalle tentazioni mondane di droghe, spinelli, e modelli negativi vari, non vorrei che ci dovessimo trovare a difendere i nostri figli non più dalle tentazioni del modello mafia, ma anche dalla nuova e potenziale manovalanza mafiosa, pronta a fare illeciti sulla pelle dei nostri figli, magari difronte le scuole a due passi dal centro di accoglienza. L’accoglienza di migranti si fa e si deve fare solo e soltanto in quei posti dove l’humus sociale è forte e salvaguardato. Inserirli in un contesto acclarato di presenza condizionante della mafia è una seconda opportunità di sventura che offriamo loro, già sfortunati e già sventurati. Se Nicotera non è stata in grado di tutelare e salvaguardare le sue istituzioni elette, figuriamoci se potranno farlo quei privati interessati a fare business sull’accoglienza di migranti. Se non a Nicotera, attiviamoci e diamo un aiuto per ospitarli a Rombiolo, Mileto, Joppolo, Ricadi, Spilinga, Vibo Valentia, ecc”.
E’ nel Dna dei nicoteresi l’accoglienza per Gaetano Aurelio dell’associazione “Nicotera nostra”. “Chi scappa – afferma – e rischia di morire in mare vuol dire che fugge da qualcosa di brutto per qualcosa di migliore. Una volta a Nicotera, dovremo, però essere noi a lavorare per integrarli anche se la nostra città oggi sta vivendo una grave crisi con la mancanza, tra l’altro, dei giovani che stanno andando via alla ricerca di un lavoro”.