Sarà un corteo silenzioso quello che, alle 18, partirà da piazza Garibaldi attraversando le vie della cittadina e raggiungerà la chiesa della Santa Croce dove è previsto un momento di preghiera e raccoglimento. Una camminata civica, una marcia solidale per stringersi attorno alla famiglia Reggio, in particolare a Manuel, il giovane segretario della sezione locale del Pd rimasto vittima di due atti intimidatori in sette mesi, un’auto data alla fiamme e frasi minacciose scritte da ignoti sulla cappella di famiglia, nel cimitero nicoterese, dopo che l’interno era stato distrutto con una mazza.
La Chiesa, quindi, dopo la questione “elicottero”, scende in campo ancora una volta organizzando, grazie a don Francesco Vardè, una marcia silenziosa di solidarietà e vicinanza reale al figlio dell’ex sindaco Salvatore Reggio.
La città, quindi, non vuole e non può dimenticare gli ultimi gravi avvenimenti e l’unica “arma” che ha a disposizione è quella di incontrarsi e scendere in piazza per condannare le intimidazioni e sottolineare l’importanza di fare rete.
“Adesso dobbiamo essere compatti – afferma Walter Esposito –, uniti intorno ad un ragazzo che ha bisogno di sentire questa vicinanza. Conosco Manuel e la sua fidanzata che per me rappresentano il fratello e la sorella che non ho mai avuto, e anch’io sono sconvolto da questi gravi atti. Manuel è turbato e spaventato dal fatto che c’è in giro uno psicopatico che può arrivare a tanto, toccando il baratro” .
C’ è un sentire comune che va oltre il singolo pensiero, la quiete dei morti che è inviolabile, per Maria Adele Buccafusca, in quanto essi racchiudono nella memoria collettiva i ricordi più preziosi delle nostre esistenze. “Usare violenza – afferma –, persino contro di loro, vuol dire che domani ci possiamo aspettare di tutto, anche i cannibali sotto le nostre case. Rispetto a tutto ciò la coscienza si ribella e la comunità nicoterese si stringe intorno a Manuel e alla sua famiglia per esprimere vicinanza. Un atto barbarico e disumano aggravato dal fatto che il giovane Manuel sta affrontando problemi di salute da cui ne sta uscendo con dignità e coraggio. E’ necessario essere uniti, diversamente passa il messaggio che tutti possono fare di tutto, qui a Nicotera, “tanto la cosa non ci riguarda”. E invece la cosa riguarda tutti, perchè Manuel è uno di noi, vive a Nicotera ed è legato al suo paese, come tutti noi”.
L’auspicio del collega di MediterraneiNews, Giovanni Durante, è che la marcia sia anche un momento di riflessione sul clima “infame” che si è sviluppato a Nicotera, “un paese di insulti, lettere anonime o minatorie – afferma –, “papelli” di varia natura e provenienza, dove si specula e si sparla persino sulle malattie della gente, dove non solo si pronostica troppo facilmente la fine della città, ma, anzi, si lavora per accelerarla solo per dire, poi, “io lo avevo previsto”, dove si è passati ormai il segno e la tragedia di una collettività troppe volte ferita e umiliata, adesso anche nei ricordi più cari, scadendo al rango di farsa, triste preludio della sua immeritata fine. Si faccia quindi questa manifestazione, ma che non resti un fatto isolato. Dobbiamo esserci tutti e dobbiamo comprendere che l’offesa subita da uno riguarda tutti, che il problema di uno è il problema di tutti perché una comunità c’è se mette “in comune” gioie e dolori, momenti belli e brutti”.