Dopo la marcia silenziosa organizzata dal parroco della cattedrale don Francesco Vardè all’indomani del gravo atto intimidatorio perpetrato da ignoti a danno di Manuel Reggio, segretario del circolo del Pd, e dei suoi familiari, le istituzioni, delle quali era stata annotata e criticata l’assenza, muovono qualche passo per dimostrare che lo Stato è al fianco dei cittadini. In particolare, il viceprefetto Adolfo Valente, responsabile della commissione straordinaria che da oltre un mese gestisce il Comune, informato dell’accaduto, ha, infatti, voluto incontrare la famiglia Reggio per esprimere solidarietà e condannare il gesto violento che ha turbato l’intera cittadinanza. Nella mattinata di ieri, l’ex sindaco Salvatore Reggio s’è così presentato a palazzo Convento accompagnato dal maresciallo Vittorio Iacobino, responsabile del locale comando di stazione dei carabinieri. L’incontro, durato una ventina di minuti, ha consentito al commissario Valente di pronunciare parole di condanna per un gesto – la devastazione della cappella della famiglia Reggio – che non trova giustificazione alcuna anche perché portato a compimento in un territorio in cui il culto dei morti e la sacralità dei luoghi che li ospitano continuano ad essere patrimonio indistruttibile di ogni famiglia. Ribadito, altresì, il massimo impegno della commissione a portare avanti i problemi del territorio magari potendo contare sulla collaborazione della cittadinanza. Valente ha avuto parole di apprezzamento anche per l’iniziativa della marcia silenziosa voluta dal parroco don Francesco Vardè per scuotere le coscienze. S’è detto, infine, sicuro che l’Arma, attraverso accurate indagini, riuscirà a portare a soluzione il delicato caso. Da parte sua, l’ex sindaco Salvatore Reggio, nel ringraziare per l’apprezzata iniziativa della triade commissariale, s’è soffermato sui problemi della città e sulle carenze socio-economiche che stanno mettendo in ginocchio la popolazione. Ora non c’è che da guardare avanti. Di certo non mancheranno altre iniziative mirate a tenere accesi i riflettori sulle problematiche che attanagliano il comprensorio nicoterese.