“Panchine, vasi fiori, sono specchietto per le allodole, confronto a quanto realmente sta succedendo al comune di Vibo Valentia a causa della totale incapacità nel gestire due tra i settori nevralgici della macchina amministrativa: ambiente e affari finanziari”.
E’ un Giovanni Russo (PD) che non le manda di certo a dire, quello che interviene nel dibattito politico e amministrativo del comune capoluogo. “Per il bene dei cittadini vibonesi, ci chiediamo cosa stiano a fare i due assessori come al bilancio e all’ambiente, che ad onor del vero su quanto accaduto nel 2015 ha colpe relative, dopo non aver affatto adempiuto al compito che gli era stato dato. Monitorare mensilmente ciò che accade nei loro settori -asserisce il capogruppo dem – è il minimo che un assessore dovrebbe fare. Ciò dovrebbe essere fatto con la massima attenzione quando si parla di rifiuti e dei relativi costi, che rischiano, di far saltare nuovamente il banco del comune di Vibo Valentia, che ricordiamo ancora essere in dissesto.
Eppure come opposizione – continua Russo – li avevamo messi in guardia, così come i revisori dei conti che testualmente si erano così espressi nel loro “Parere Favorevole al piano Finanziario Tari a alla determinazione delle relative tariffe sul presupposto che venga raggiunto a fine anno l’obiettivo della percentuale del 40% di raccolta differenziata. Per quanto sopra, al fine di evitare potenziali debiti fuori bilancio , invita l’Ente a monitorare mensilmente la percentuale di raccolta differenziata raggiunta ed a incentivare la stessa sia con un’adeguata campagna di sensibilizzazione”. E’ evidente che non è stato effettuato mensilmente il monitoraggio sull’andamento della raccolta differenziata e più in generale sulla raccolta dei rifiuti, non è stato fatto e questo ha causato un importante debito fuori bilancio, che graverà ancora una volta sulla testa dei cittadini vibonesi.
Ricordiamo ai cittadini che, la giunta e il sindaco sono responsabili per non aver vigilato ai sensi di quanto previsto dal TUEL, sul corretto funzionamento degli uffici e servizi comunali, omettendo di attivare le misure correttive necessarie per garantire, attuando le prescrizioni di legge in tema di raccolta differenziata dei rifiuti, il raggiungimento delle percentuali minime previste dalla legislazione. A nulla vale, rispetto ad un esercizio finanziario, quello del 2015, ormai cristallizzato, annunciare crediti vantati per penali alla Progetto Ambiente. Ad oggi infatti non si ha la certezza di un credito nei confronti della ditta in quanto la stessa può ricorrere e dimostrare che la mancata realizzazione della percentuale stabilita di differenziata non dipende dalla ditta bensì dal comune. Dunque come mai in sede di salvaguardia dell’equilibrio di bilancio 2015 non sono state adottate le necessarie misure? Ormai è palese, questa è un’amministrazione che pensa solo a vessare gli imprenditori ed i cittadini, per coprire le loro evidenti lacune amministrative, che purtroppo stanno causando ulteriori buchi di bilancio alle già languide casse comunali. Anche se, c’è chi ritiene che mettere due panchine, dei vasi e quattro fiori, sia un grande risultato amministrativo…ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno”