E’ sicuramente tra i vini più giovani della Calabria poichè ha ottenuto il riconoscimento internazionale e la classificazione Doc da parte dell’Unione Europea nel 1996.
Stiamo parlando del vino Bivongi che si produce sul versante orientale della Catena delle Serre, nella bassa valle del torrente Stilaro, a ridosso dei comuni di Bivongi – da cui prende il nome – Caulonia, Monasterace, Riace e Stilo nella provincia di Reggio Calabria, e nel comune di Guardavalle sito nella provincia di Catanzaro.
Il Bivongi si presenta come un Doc relativamente leggero in quanto a gradazione alcolica totale, che varia dai 10% ottenuta nella tipologia bianco, fino ai 12,5% massimi raggiunti dal rosso Riserva.
Per produrre questo vino calabrese, vengono utilizzati tra il 30 ed il 50% di vitigni del tipo Gaglioppo e Greco nero, Nero d’Avola e Castiglione per il restante 30-50% e altri vitigni a bacca nera per un massimo del 10% della massa totale. Così composto il vino si presenta di colore rosso intenso tendente al granato nella qualità Riserva, che viene invecchiata per almeno 2 anni.
Il rosato invece viene sostanzialmente prodotto con l’utilizzo degli stessi vitigni utilizzati nella produzione del rosso, ma con l’aggiunta di vitigni a bacca bianca per un massimo del 15% della massa totale. Ne risulta dunque una gradazione minima totale intorno al 11,5% ed un colore rosato più o meno intenso dal gradevole sapore vinoso e fruttato.
Il Bivongi qualità bianco invece, si ottiene mescolando il 30-50% di vitigni del tipo Greco bianco e/o Guardavalle, con Malvasia Bianca e/o Ansonica, anch’essi tra il 30-50% e altri vitigni della zona a bacca bianca in quantità non superiore al 30% della massa totale. Il vino così ottenuto avrà una gradazione alcolica minima del 10,5% che gli conferisce un colore paglierino ed un sapore secco.
Come gran parte dei vini Doc della Calabria, anche il Bivongi rende al meglio nella qualità rosso, si adatta molto bene infatti agli antipasti tipici calabresi, a base di formaggi e salumi insaccati, conserve e alimenti sott’olio.
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