Stefanaconi ricorda le vittime della “Tragedia della galleria”.

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La comunità di Stefanaconi ha ricordato ieri i sette operai che persero la vita, il 20 marzo del 1967,  mentre erano impegnati nella realizzazione di una galleria lungo la tratta ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria.

Giosuè Giannetti, Arcangelo di Cinto, Antonio Felice, Antonio Matina, Giuseppe Clemente, Giuseppe Arciglione e Giuseppe Colloca: questi i nomi degli operai deceduti, in quella che passò alla cronaca come la “tragedia della galleria”. A loro si aggiungono gli altri stefanaconesi morti nel corso degli anni sul posto di lavoro: Domenico Pezzo, Matteo Matina, Nazzareno Matina, Stefano Fiorillo e Paolo Pezzo e i due operai di Piscopio, che persero però la vita nel territorio di Stefanaconi sempre lungo la ferrovia: Antonino Giamborino e Saverio Galati.

“Morti inaccettabili – ha affermato il sindaco Salvatore Di Sì – a cui sono andati incontro padri di famiglia che svolgendo il loro lavoro con tanti sacrifici hanno pagato un pesante tributo alla modernizzazione del nostro Paese. Circostanza questa che ci deve far riflettere sul valore della vita, che non può e non deve diventare merce di scambio in nome del profitto”.

Gli operai deceduti sono stati ricordati con una messa celebrata dal parroco padre Carmelo Andreacchio, alla presenza dei familiari delle vittime, degli alunni delle scuole cittadine con in testa il dirigente scolastico Raffaele Vitale, e del  consigliere regionale Michele Mirabello, nonchè dei rappresentanti delle associazioni cittadine che hanno deposto omaggi floreali ai piedi del cippo posto in piazza della Repubblica – a memoria degli operai deceduti stessi – dalla Pro loco tefanaconese. Da sottolineare, che una di queste realtà associative presenti alla commemorazione –  l’associazione Cultura e/è futuro – si è adoperata per far installare una targa commemorativa nelle immediate vicinanze della galleria “Stefanaconi” in località “Cùccia”, teatro della tragedia.

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