La costituzione dell’Ato, prosegue anche nel Vibonese ma resta il classico “nodio di Gordio” da affrontare e cioè dove realizzare la discarica che dovrà essere realizzata nel vibonese poichè, in base alle linee guida regionali, l’impianto di Catanzaro potrà smaltire solo 200mila mc di rifiuti a fronte dei circa 400mila mc del nuovo previsto fabbisogno di smaltimento per il 2018.
Scartate così le prime ipotesi – Vibo, San Calogero e Dinami – si è fatto avanti il primo cittadino di Sant’Onofrio Onofrio Maragò, che avrebbe individuato un sito nel suo territorio comunale e precisamente in località Palombara. Una proposta che però non convince molti.
Solo il prologo comunque di una vicenda che certo non mancherà di far parlare di sè sopratutto in considerazione del fatto che molti si sono chiesti se quella da realizzare sia una discarica o piuttosto una piattaforma a riciclo spinto dell’indifferenziato come poi sottolineato all’indomani dell’assemblea degli amministratori locali vibonesi per i quali, in piattaforma dovranno giungere solo rifiuti che rispetteranno determinate condizioni qualitative. Rassicurazioni che però non hanno convinto tutti.