Ordinanza per la rimozione, trasporto e smaltimento delle lastre in cemento amianto depositate in modo
incontrollato in località Campìa, torrente Casazza, nella frazione Badia, è stata emessa dalla terna commissariale che regge palazzo Convento. L’allarme era scattato alcuni giorni fa grazie ai ragazzi dell’associazione “Abracalabria” che, nonostante avessero segnalato, invano, alle autorità competenti, già a dicembre 2016, il ritrovamento di un ingente quantitativo di lastre ondulate in eternit, hanno dovuto presentare formale denuncia in Comune, alla Polizia municipale e alla stazione dei Carabinieri. Dopo il sopralluogo della Polizia municipale,
quindi, che ha direttamente verificato l’abbandono incontrollato dei rifiuti speciali pericolosi, lastre di eternit, alcune in pessimo stato di conservazione, materiale di risulta, gomme di veicolo, cassette di plastica ed altro, la cui provenienza non sarebbe individuabile, è scattato ufficialmente, nell’ambito della salvaguardia, della tutela del territorio e della salute pubblica, il provvedimento comunale che avvierà tutti gli accorgimenti necessari per procedere alla bonifica del sito. Tutto il materiale, a questo punto, sarà indirizzato al recupero o allo smaltimento. Nella querela, i ragazzi dell’associazione nicoterese avevano evidenziato la potenziale pericolosità dei materiali contenenti amianto che rilasciano nell’ambiente circostante fibre aerodisperse che possono venire inalate. Continuano, nel comune tirrenico, ininterrottamente gli “scarichi” illegali di eternit, aumentano, infatti, i luoghi dove indisturbati e incuranti della pericolosità del materiale, ignoti ammassano lastre di amianto danneggiate nella struttura o lavorate attraverso tagli e levigature, materiale che diventa rischioso se entra in contatto, in forma di polvere, con l’organismo tramite le vie aeree.
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