Joppolo, il consigliere Scaramozzino rilancia l’Unione dei Comuni

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“Pur riconoscendo che il cambio del nome avrebbe portato nuovo impulso all’immagine del comune conosciuto come Capo Vaticano, adesso l’auspicio, anzi l’appello, è quello di rimetterci tutti al lavoro per coronare la “buona pratica amministrativa” tra tre comuni vibonesi, Joppolo, Ricadi e Spilinga, che va improcrastinabilmente attuata per garantire al meglio quei servizi che i cittadini legittimamente si aspettano”.
Sono le parole del consigliere di maggioranza del Comune di Joppolo, Ambrogio Scaramozzino che, dopo il referendum per il cambio del nome della città costiera di Ricadi, interviene per spostare l’attenzione sulla vera possibilità di riscatto per l’intero territorio che va oltre Ricadi-Capo Vaticano, riproponendo l’Unione dei Comuni. L’idea era stata promossa dagli  amministratori dei tre comuni nel 2007 con l’avvio del Piano strutturale associato (Psa) arenatosi a Spilinga dopo l’adozione da parte dei civici consessi di Ricadi e Joppolo.
Nel 2012 i tre Enti, in attuazione del Dl. 95 del 2012 che prevedeva che i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, entro dicembre 2014, dovevano obbligatoriamente esercitare in forma associata, nella forma dell’Unione di comuni, tutte le funzioni fondamentali, avevano sottoscritto una convenzione per associare alcuni servizi: organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria-contabile e controllo, organizzazione dei servizi pubblici compresi i servizi di trasporto pubblico comunale, pianificazione di protezione civile e coordinamento dei primi soccorsi e servizi in materia statistica.
Il 31 dicembre 2012 i tre comuni hanno associato, inoltre, le attività del Catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute dallo Stato in base alla normativa vigente, pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale, nonché, progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini.
Successivamente, nel giugno 2013, l’allora sindaco di Spilinga e le due commissioni straordinarie che guidavano le amministrazioni di Ricadi e Joppolo stabilivano attraverso una “Consulta dei sindaci” di associare anche Polizia municipale, Edilizia scolastica e Gestione dei rifiuti.
“Peccato che tutto questo ad oggi sia rimasto solo sulla carta – afferma Scaramozzino – e nulla di positivo si intravede all’orizzonte dove, e di questo faccio mea culpa, continua a prevalere la “suicida” visione del campanilismo che fa perdere di vista i concreti vantaggi per la collettività che l’Unione fra i tre comuni produrrebbe. Anzi, i comuni di Ricadi e Joppolo hanno fatto l’esatto contrario di quanto deliberato come Unione”. I due Enti, infatti, negli anni scorsi, avrebbero affidato i servizi finanziari all’Unione dei Comuni del versante Jonico, con sede a Isca sullo Jonio.
“È invero dimostrato — dichiara – che l’associazione dei servizi tra comuni piccoli porta al raggiungimento delle tre “E”, efficienza, efficacia ed economicità, che per i cittadini si tradurrebbe in maggiori servizi, più efficienti e meno onerosi, in quanto solo realizzando economie di scala si possono abbattere i costi della gestione dei servizi e il costo del personale”.

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