Una soddisfazione almeno ce la siamo presa. Ci sono infatti due posti nel Mediterraneo dove lil numero dei disoccupati è più alto che in Calabria.
Stiamo parlando delle città di Ceuta e Melilla, due enclavi spagnole, nel cuore del Marocco, ultime vestigia di un retaggio coloniale sopravissute all’ondata della decolonizzazione che dal 1960 ha reso indipendenti tutti gli stati del Continente Nero.
A dirlo è una fote ufficiale – l’Eurosta, l’ufficio statistico dell’Ue – secondo cui il tasso di disoccupazione giovanile tra i cittadini di età compresa tra i 15 e i 25 anni di età, nella nostra regione, è arrivato all’incredibile cifra del 58.7%, anche se in calo rispetto al 65.1% dello scorso anno.
In questa triste classifica la Calabria supera la comunità autonoma dell’Andalusia (57.9%), e poi le regioni italiane – anch’esse – Sicilia (57.2%) e Sardegna (56.3%). Seguono poi in questa “top ten” del lavoro che non c’è lo sperduto territorio francese non metropolitano di Mayotte, nell’Oceano indiano (54.5%) e le tre regioni greche di Anatoliki Makedonia, Thraki (53.4%), Thessalia (52.7%) e Sterea Ellada (52.6%).
Numeri da paura visto che la media europea si aggira sul dato del 18.7% e la stessa media italiana si attesta al 18.7%. Il dato della Calabria diventa poi impietoso al confronto con quelli di altre realtà sia europee che nazionali come la provincia di Bolzano dove il tasso di disoccupazione giovanile è del 8.8%. Il distacco tra il nord e il sud della penisola è di quasi diciassete punti: 37.8% a 49.2%.
E le cose non vanno bene nel raffronto anche con regioni di stati che non più di 30 anni fa facevano parte del blocco sovietico come l’Ungheria – dove il picco del tasso di disoccupazione è del 23.3% (regione dell’Észak Alföld) o la Romania – dove il picco si registra nella regione della Sud-Muntenia con il 29.8%.
Il raffronto assume poi distanze siderali se si paragona il dato con le realtà più evolute come quelle delle regioni tedesche – media nazionale del 7.0% – dove nella regione di Schwaben il tasso di disoccupazione è appena del 4.3%
