C’è una comunità della Calabria che costruisce il suo impegno quotidiano nel tentativo di far meglio conoscere quale è l’autentico volto di un territorio che offre, attraverso sempre più notevoli iniziative, costanti immagini di evoluzione socio culturale e artistico. E’ quella di Monterosso che forse tra tutte le realtà della provincia vibonese è tra le poche che vive molto bene la sua migliore ricerca di crescita.
Certo non capita in tutte le zone della cintura vibonese di dover scoprire che un calabrese come Antonio Parisi abbia fatto una più che intelligente scelta di campo quando ha deciso, e non ieri, di avviare e poi realizzare una perfetta sintonia Calabria-America per dare lustro ad una Comunità che lotta a denti stretti per presentare la regione che più piace, quella non certo piagnona o che spiega tutti i giorni le sue difficoltà a migliorare l’aspetto e la condizione di un ambiente che per la sua condizione spesso pesa tantissimo nel suo più complessivo progetto di sviluppo soprattutto socio culturale. Antonio Parisi, manager ed interprete fiero della Calabria che cambia, c’è riuscito.
Si è inventato “Villa Velia”, a Monterosso, e l’ha destinata a diventare casa dell’accoglienza e non solo turistica, ospitando tutto quanto può contribuire a diventare strumento ed opera di promozione, sviluppo e conoscenza, direbbero i cittadini, della “Monterosso che vogliamo”.
L’ultima sua invenzione, ideata e condotta a termine grazie alla collaborazione dell’Associazione Pro Loco ( Presidente Soccorso Capomolla ) e della Associazione De Rubro Monte ( Presidente Giuseppe Crispino), è rivolta alla scoperta di una lapide con impressa una ode in onore di un poeta statunitense, Vincent James Tomeo, che ha avuto la felice idea di immortalare Monterosso con “Vista da una torre di Calabria” dove esalta la bellezza bucolica ed agreste del borgo di Monterosso, descrive la sua passione per il luogo, il suo amore per quella gente, la voglia di spiegare che nel suo tour letterario per il mondo al primo posto c’è la straordinaria Monterosso.
Molto noto, Vincent James Tomeo, ha composto 747 poemi e considera l’ode “ Vista da una torre in Calabria” il suo capolavoro. La critica specializzata lo annovera tra i poeti più affermati. E’ iscritto all’Associazione “Poeti senza frontiere” in Alabama. Il progetto di Vincent James Tomeo ha una sua origine. Parte dalla sua prima visita a Monterosso avvenuta nella primavera del 2015. E’ tornato a “Villa Velia”, con l’intento di far conoscere ed apprezzare in America, la Calabria di ieri e di oggi, la sua storia, i suoi uomini, la sua competitività culturale.
Monterosso gli ha offerto questa splendida opportunità e lui, grazie ad Antonio Parisi, non se le fatto ripetere la seconda volta, accogliendo l’invito e realizzando, appunto con una lapide marmorea, che riporta la ode alla Comunità, il suo sogno di cittadino americano che da tempo culla il sogno di una sua seconda radice: Monterosso. Pro Loco e Familia De Rubro Monte, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, lo hanno ringraziato con la consegna di una significativa targa ricordo. Lui, con tanta emozione e gratitudine, ha salutato tutti non senza lasciare il più bello dei messaggi: grazie Monterosso, tornerò.
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