Si terrà oggi a Serra San Bruno, al Museo della Certosa,- la seconda tappa dell’Evento Archetipo 2017 – un itinerario eco-filosofico nel Mediterraneo, il silenzio certosino, percorsi filosofici. L’evento è stato curato dall’associazione filosofica “Ritrovarsi nell’archetipo”.
L’itinerario ecofilosofico – lo ricordiamo – è un percorso culturale che tocca diverse tappe del territorio calabrese e tratta tematiche legate al Mediterraneo sotto vari aspetti: filosofico, antropologico, sociologico, artistico e religioso. I siti toccati dall’itinerario hanno rilevanza storico-artistica e il percorso sarà narrato da figure del pensiero che operano nel territorio.
Ad aprire i lavori sarà la presidente dell’associazione in questione Piera Angela Cutrì. A seguire sono previsti gli interventi di Crispino Sanfilippo, dottorando alla Pontificia università Antonianum che interverrà sul tema “il silenzio e la preghiera tra neoplatonismo e pensiero cristiano”; Benedetto Clausi professore presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical che relazionerà sul tema “Silenzio e contemptus mundi alle radici del pensiero ascetico cristiano”; Luca Parisoli professore anch’esso presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical che discetterà sul tema “L’ultima solitudo come caratteristica della persona nella Scolastica”.
I lavori – coordinati dal prof. Luca Parisoli del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical e moderati dall’antropologo e docente universitario Vito Teti e da Tonino Ceravolo della Deputazione di Storia Patria della Calabria – riprenderanno alle ore 15.00 con gli interventi di Antonio Martino professore presso l’Istituto Teologico Cosentino che relazionerà sul tema “il ritiro mistico come incontro della volontà divina e umana”, Angelo Michele Mazza, dottorando dottorando alla Pontificia università Antonianum che interverrà sul tema “La solituine come condizione della ricerca filosofica”.
Al termine della manifestazione il maestro orafo e Vice-presidente dell’associazione “Ritrovarsi nell’archetipo”, consegnerà le spille del logo dell’associazione e un opera inedita ai Certosini
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