“L’ultima istituzione intercomunale che era rimasta, quasi come un fiore all’occhiello, ha chiuso i battenti definitivamente. Il Ministro della Giustizia con Decreto ministeriale 29 maggio 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica il 1° giugno ha escluso dall’elenco delle sedi ripristinate l’Ufficio del Giudice di Pace di Nicotera”
Lo afferma Enzo Comerci coordinatore dell’associazione politico-culturale “Fronte comune” che rammenta come “proprio il 1° di giugno era stata decretata la data della riapertura dell’importante istituzione mandamentale, che aveva soppiantato la Pretura, è andata a farsi benedire non per colpa del Guardasigilli che ha firmato il decreto ma per la negligenza, l’irresponsabilità e il pressapochismo delle amministrazioni comunali del mandamento ed in modo particolare del Comune di Nicotera”.
“I cittadini di Nicotera, di Limbadi e Joppolo – si legge nella nota diffusa dall’associzione – non hanno più in loco risposte, che erano in tempi accettabile, per tutte quelle problematiche giudiziarie che sono di competenza del Giudice di Pace ma, anche per questo, devono recarsi a Vibo Valentia con notevole aggravio di spese e di tempo. Il motivo ultimo della cancellazione dell’istituzione nicoterese è riconducibile al mancato adeguamento dei locali previsto dalla legislazione vigente. Di recente avevamo incontrato, insieme a Nicotera Nostra e ad alcune rappresentanze professionali del territorio, la Commissione straordinaria del Comune di Nicotera invitandola ad attivarsi proprio per scongiurare la chiusura della struttura giudiziale ma, quanto pare, la sorte era già segnata.Infatti, prima ancora della data prevista per la riapertura il Ministro firmava il famigerato decreto”.
“Il Presidente del Tribunale di Vibo – conclude Comerci – può fare salti di gioia alla notizia il quale nella sua richiesta di adeguamento dei locali era stato eccessivamente formalista facendo lievitare la spesa a carco del Comune diventando insostenibile. La Nicotera che per millenni è stata punto di riferimento di un ampio territorio non c’è più! Nel tempo è stata spoliata da enti ed istituzioni, che si era conquistata nel tempo, facendole perdere importanza e prestigio. I barbari locali contemporanei sono stati più dannosi dalle orde turchesche medievali. Povera Nicotera”