Il Sindaco di Nicotera Giuseppe Marasco sui social ha diffuso la notizia di aver denunciato il giornale online Iacchite di Cosenza, comunicando che, il 19 aprile u.s. <la giunta comunale mi ha autorizzato a sporgere querela contro il blog Iacchitè. La direzione della testata si è resa artefice di un articolo infamante, che definirlo “articolo” è chiaramente un’offesa per tutti i giornalisti seri di questa martoriata regione>. Prosegue il Sindaco spostando l’attenzione sulla parte politica <È chiaro che, per taluni, è iniziata ufficialmente la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Nicotera. È evidente che la rinascita, della nostra città, non a tutti chiaramente piace, questi poveracci, non riuscendo a contrastare con le armi della politica la mia amministrazione, utilizzano la macchina del fango nel tentativo di delegittimarci>. Conclude Marasco <Sappiano questi poveri straccioni che questi attacchi sgangherati, invece di demoralizzaci ci danno nuovo slancio e nuova benzina per continuare nell’azione di risanamento della nostra comunità intrapresa nel 2019>.
L’articolo incriminato, è stato pubblicato sul giornale online con un titolo inquietante: <Lettere a Iacchite’: “Nicotera, la gente onesta non ce la fa più: aiutateci”> Il tutto è frutto di una lettera anonima che gira da circa un mese indirizzata Al Sig. Prefetto di Vibo Valentia– Al Questore di Vibo Valentia – Al Procuratore DDA Catanzaro – Al Procuratore di Vibo Valentia – Al Vescovo della Diocesi – Al Commissario Asp Vibo Valentia – Al direttore della Gazzetta del Sud sede Vibo Valentia – Al direttore del Quotidiano del Sud sede Vibo Valentia – Al direttore di Zoom24 Vibo Valentia – Al direttore di Iacchite’ Cosenza; e p. c. al Presidente della Repubblica – al Ministro dell’Interno – al Ministro della Giustizia. A non firmarsi sono in tre e dicono di essere dei padri di famiglia.
Nicotera è ormai conosciuta per essere la città dei primati, anche e soprattutto in quello delle lettere anonime. Di questa maldicente consuetudine, ormai, sono stati presi di mira quasi tutti quelli che svolgono un minimo di attività. Un vecchio proverbio recita: chi non fa non sbaglia.
Probabilmente nel passato, anche i tre anonimi maldicenti saranno stati presi di mira ed oggi sfogano le loro frustrazioni nell’anonimato.
Sul web, nel blog Iacchite, che fa capo ad un noto giornalista di Cosenza, è stata pubblicata l’ultima lettera anonima che ormai era da circa un mese girava nelle redazioni dei giornali locali e regionali che sono per lo più restii a pubblicare le denunce anonime, anche e soprattutto per non dare voce ai codardi. Ma il Sindaco ormai ha dato la notizia sui social, e adesso corre l’obbligo di cronaca di dare seguito alla notizia.
Al centro della lunga lettera che risulta pubblicata anche su un gruppo facebook di Nicotera dove ad oggi dopo giorni, non ha ricevuto né un mi piace e né alcun commento, in essa vi è una serie di accuse sull’attività dell’Amministrazione Comunale di Nicotera che, con dovizia di particolari, gli anonimi dando l’impressione di essere persone informate sui fatti, si sfogano su intrecci parentali che a loro dire, gravitano nell’entourage amministrativo, su presunti affari e tresche che, se vere, potrebbero portare, dritto dritto, al quarto scioglimento dell’Ente comunale e questo sarebbe un triste primato nazionale. Insomma, uno sfogo che va sicuramente condannato perché non firmato e quindi da non prendere in assoluta considerazione.
In una democrazia, è bene chiarire che non sussiste l’accusa di “parentela” e né di connivenza in affari, se non si dimostrano gli eventuali illeciti con prove documentali e non con teoremi che lasciano il tempo che trovano e scoraggiano anche il magistrato e gli inquirenti ad indagare.
Sorvoliamo sulle scontate allusioni ‘ndranghetiste e/o collusioni con ditte legate agli appalti che la lettera anonima contiene, accuse alle quali vogliamo non credere dopo tre scioglimenti dei consigli comunali per condizionamento mafioso, ritenendo che chi si candida ormai debba aver imparato la lezione di legalità e di trasparenza che deve sussistere alla base della gestione pubblica, altrimenti non più a un quarto scioglimento, ma al pubblico ludibrio andrebbero posti tutti quegli amministratori che non avrebbero, irresponsabilmente, ancora imparato la lezione.
Le accuse dei tra anonimi sulla Pro Loco, sul concorso per geometra, sul piano spiaggia, sull’appalto dei rifiuti solidi urbani ed altri servizi, non sembrano provare illeciti amministrativi, ma solo e soltanto un fumus che pervade quei modi di fare di certi Professionisti dell’Antimafia che, il compianto Leonardo Sciascia, descriveva nel romanzo “Il giorno della civetta”, nel quale echeggiano ancora in maniera forte le parole per quei “professionisti dentro e fuori delle istituzioni” che Sciascia amava classificare in una scala di disvalori, definendoli: Uomini, mezz’uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà… con rispetto parlando.
http://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-nicotera-la-gente-onesta-non-ce-la-fa-piu-aiutateci/
