Dopo gli architetti anche l’ordine degli ingegnieri vibonesi ha proceduto al rinnovo del proprio consiglio al termine del quadriennio del presidente uscente Romano Mazza.
Venti le candidature presentate sul totale dei 645 iscritti. Le operazioni di voto si sono tenute tra il 30 giugno e il 5 luglio e hanno visto la partecipazione di 378 iscritti di tutta la provincia.
Il primo degli eletti è risultato Salvatore Artusa con 287 preferenze. A seguire sono stati eletti Pietro Barletta (268 preferenze), Domenico Muzzupappa (250 preferenze), Teresa Mazzei (244 preferenze), Valentina Vardè (222 preferenze), Francesco Costantino (212 preferenze), Raffaele Vitale (207 preferenze), Bruno Rondinelli (204 preferenze), Giuseppe Varone (183 preferenze) e Rosario Bruzzaniti (169 preferenze).
Elezioni mancate invece per gli altri candidati: Antonio Bova, Annunziato Cutuli, Michele D’Amico, Rocco Denami, Francesco Di Bartolo, Ferrazzo Pasquale, Antonio Galloro, Antonino Pata, Domenico Sergi, e Giuseppe Tavella che comunque, hanno contribuito al processo democratico interno.
Per la cosiddetta sez. B, è stato eletto l’unico candidato presente, Antonio Mobilio eletto con 287 preferenze su 378 votanti.*
Il consiglio uscente – che vedeva al suo interno un’unica donna mentre ora saranno due – era composto dal vicepresidente Mirella Consiglia Pilegi, dal Segretario Pietro Barletta, dal Tesoriere Domenico Muzzupappa, e dai consiglieri Salvatore Artusa, Antonino Bruni, Rosario Bruzzaniti, Francesco Costantino, Giuseppe Rocco Crispino, Michelangelo Pontoriero e Giuseppe Varone. Il nuovo consiglio, che resterà in carica per il quadriennio 2017-2021, sarà ora chiamato a eleggere il successore di Mazza.
* Abbiamo ricevuto oggi 8 luglio, una nota pervenuta dall’Ordine degli Ingegneri di Vibo Valentia a firma del Dott. Ing. Antonio Mobilio nella quale lo stesso afferma: <…non accetto assolutamente che si possa scrivere “la Cosiddetta Sez. B”, Vi pregherei con molta Cortesia di replicare il Vostro articolo… Caro Direttore, non me ne Voglia, ma le Categorie vanno difese e tutelate, infatti l’Ordine degli Ingegneri è Unico con Competenze diverse per i Laureati della sez. A, e per i Laureati della sez. B;>.
Rispondiamo senza polemica, ma semplicemente dicendo che il termine così detto o cosiddetto, è una parola che può essere utilizzata con due toni diversi, si può utilizzare in forma sarcastica per segnalare una determinata notorietà dell’oggetto o della persona in un certo settore, oppure si può usare nel vero senso della parola che è poi quello che si è voluto sottintendere nell’articolo pubblicato il 6 luglio u.s., dal titolo: Rinnovato il consiglio dell’ordine degli ingegneri di Vibo.
In questo caso il termine cosiddetto, è stato usato come sinonimo di chiamata, stimata, nota come, definita come. Il senso dato dall’estensore dell’articolo è certamente da ricercare in quest’ultima parte e non in tono sarcastico o di deminutio capitis.
La suddivisione in A e B dell’albo unico degli ingegneri è riferito ai laureati magistrali per la sez. A e ai laureati triennali per la sez. B. Nell’articolo, con l’ormai chiarito termine “cosiddetto”, non si è scritto o sottinteso l’aggettivo “Iunior” che sarebbe stato certamente inappropriato. Bensì si è scritto: “Per la cosiddetta sez.B…”.
Riteniamo chiarito il caso e, con la presente specifica, si adempie alla richiesta di rettifica relativa al chiarimento del tipo di “tono” che si è voluto dare alla parola che va intesa come: per la sezione nota come B; per la sezione definita come B.
Cordiali saluti
Il Direttore Responsabile