<Con questo concerto l’Arma vuole lanciare un chiaro messaggio di vicinanza ai cittadini di Nicotera> dove operano i militari di due caserme <delle quali dovete essere orgogliosi> perché sono costantemente impegnate per garantire la sicurezza del territorio. Questo, per estrema sintesi, il contenuto del breve discorso che il tenente colonnello Gianfilippo Magro, responsabile del comando provinciale dei Carabinieri, rivolge alle centinaia di persone che assiepano largo “Roberto il Guiscardo” e ad una prima fila dove, forse per la prima volta in città, ci sono tutti i rappresentanti dello Stato.
Uno Stato che, con un gesto simbolico di grande efficacia, si “riprende” la ribattezzata piazza elicottero riaffermando la sua presenza e la forza della legalità in una serata da non dimenticare. Questo, almeno, è il pensiero comune anche se né la commissione straordinaria, né gli ufficiali dei Carabinieri che hanno messo in piedi lo spettacolo, hanno accennato agli obiettivi della serata. C’è stata, in effetti, molta discrezione nell’organizzazione del concerto, ma la scelta di largo Roberto il Guiscardo e non di piazza Santa Caterina per montare il palco non può avere altre ragioni. Sulla rosa dei venti dove nello scorso settembre era atterrato abusivamente un elicottero con due sposini a bordo ieri sera è “atterrata” la Fanfara.
Non a caso ad ascoltare i suoi pezzi ci sono il prefetto di Vibo Guido Longo e il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, il questore di Vibo Filippo Bonfiglio, il comandante della legione dei Carabinieri Vincenzo Paticchio, il comandante della Capitaneria di Porto di Vibo, Rocco Pepe, il capitano Dario Solito comandante della compagnia di Tropea, il responsabile della polizia municipale Maurizio Marino. Ci sono, oltre ai rappresentanti di tutte le forze dell’ordine ed ai militari delle due caserme nicoteresi e di quelle dei comuni vicini, i sindaci Giuseppe Fiamingo (Spilinga) e Pino Morello (Limbadi), anche i tre commissari straordinari Adolfo Valente, Michela Fabio e Nicola Auricchio, che nell’organizzazione della manifestazione non hanno affidato nulla al caso curando tutto nei minimi particolari.
Non si sono risparmiati neppure i ragazzi del servizio civile che, coordinati da Elvira De Lucia, hanno ancora una volta dimostrato di svolgere con passione il loro lavoro. Gli ultimi due pezzi, l’inno dell’Arma e l’inno d’Italia, autorità e cittadini li hanno seguiti in piedi per poi salutare con un prolungato e convito applauso tutti i musicisti in divisa.