Era uscito dal carcere nel 2012 dopo aver scontato 19 anni di ininterrotta detenzione rimediata per i reati di associazione mafiosa e traffico di stupefacenti al termine dei processi nati dalle operazioni antimafia denominate “Tirreno” e “Count down“, rispettivamente delle Dda di Reggio Calabria e Milano.
Nel pomeriggio del 12 agosto scorso, i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Vibo Valentia, della Compagnia di Tropea e della Stazione di Limbadi hanno posto fine all’irreperibilità di Luigi Mancuso, 63 anni, ritenuto il numero uno dell’omonimo clan della ‘ndrangheta di Limbadi, fermato a Nicotera, a bordo di autovettura condotta da Pasquale Gallone.
Al termine delle formalità di rito, Luigi Mancuso è stato condotto in carcere a Vibo Valentia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Questa mattina, vigilia di Ferragosto, dinanzi al Tribunale monocratico di Vibo Valentia per “direttissima”, Pm Benedetta Callea e avvocati difensori Francesco Sabatino e Giancarlo Pittelli (in foto), è stata disposta la scarcerazione e rimesso in libertà.
Gli avvocati difensori hanno fatto rilevare l’insussistenza del fatto contestato a Luigi Mancuso in quanto l’accusa era mancante della gravità indiziaria, sul presupposto che nel 2012 – all’atto della scarcerazione dopo aver scontato 19 anni di ininterrotta detenzione – il Mancuso era stato sottoposto in automatico alla misura della prevenzione della sorveglianza speciale irrogata con un decreto del 1997, senza alcuna rivalutazione della sua pericolosità sociale che, così facendo, una volta finita di scontare la pena definitiva di 19 anni, diveniva necessario procedere ad una nuova ed eventuale differente rivalutazione, secondo l’orientamento costante della giurisprudenza della Cassazione. Mancando quindi la gravità indiziaria (presupposto necessario per il mantenimento di una misura restrittiva della libertà personale), Luigi Mancuso è stato rimesso in libertà. Gli avvocati hanno poi chiesto un termine a difesa ed il processo è stato rinviato all’udienza del 7 febbraio 2018.