La stagione turistica nicoterese ha ormai superato il fatidico giro di boa. Passata infatti questa settimana e superati indenni, sia il Ferragosto – col suo carico di pipi arrustuti e milingiani chjini – che il caldo opprimente di “Lucifero”, tutto infatti comincia ad avviarsi a ritmi più lenti (Taranta Festival a parte ovviamente), inevitabile riflusso che è anche il preludio di un fine mese che come sempre ci regalerà tramonti meravigliosi, selfie e abbracci con coloro che ripartiranno.
Eppure mi sembra che un primo bilancio possa essere già fatto iniziando con la “madre di tutte le battaglie”: il mare. Da un mese, il mare si presenta – senza fastidiosi intervalli – pulito come non lo si vedeva da tempo. Un miglioramento che ha interessato in generale anche tutta la nostra regione. Se l’anno scorso infatti, di questi tempi, le pagine dei giornali erano piene di segnalazioni dei turisti su casi di inquinamento, direi che questi si sono quantomeno dimezzati e forse più. Nel vibonese, c’è da pensare che i controlli effettuati (si sono visti i primi sequestri di stabilimenti, locali, lidi e persino depuratori non in regola) uniti agli investimenti sulle reti di depurazione e a lavori come la doppia barriera realizzata sul Mesima con metodo nuovo e con grande perizia ma anche alla pressione esercitata dal basso da gruppi e comitati, associazioni abbia prodotto un primo positivo effetto. Certo sarebbe sciocco pensare che la battaglia sia vinta. Quasi un ventennio di mare sporco non si cancella con il tratto di penna di un mesetto positivo. E l’entusiamo che costituisce sempre la base per imbarcarsi in sfide nuove può indurre anche ad abbassare la guardia o a trarre facili conclusioni. Insomma finito un tempo del match, ne comincia un altro, ma il primo round, la città se l’è aggiudicato.
Altri segnali positivi vanno notati nel cambio di mentalità, lento, perchè storicamente questa, si modifica in tempi lunghi, ma costante. Sempre di più e non solo a parole si nota un aumento della sensibilità verso tematiche come l’ambiente, i rifiuti, il rispetto per gli animali, ma anche di un turista percepito non come qulcuno da spremere ma come qualcuno da coccolare, da tenersi caro perchè porta benessere ed economia. Scendendo ad esempio in Marina, in alcuni casi, si è potuto notare dei locali maggiormente curati, con dei menù a prezzi accesibilissimi e peraltro molto assortiti e legati al tema della Dieta mediterranea: una politica diversa, frutto anche del ricambio generazionale con i figli che, inviati in qualche buona scuola professionale, stanno apprendendo ben più di una lezione e la stanno mettendo a frutto. E’ un inizio !
Va poi sottolineato come qualcosina inizia a muoversi anche sull’intrattenimento della gente. Fare gli eventi e riproporli dando loro una peridocità, è una politica giusta che a lungo termine può produrre dei frutti. Il Tarantafestival con annessa Festa dell’emigrante è uno di questi, ma si deve anche aggiungere il grazioso Percorso sensoriale con gli spettacoli messi su nel centro storico comunale che c’è da sperare che diventi un evento annuale o la Notte degli Dei realizzata da un gruppo di giovani marinoti e nicoteresi. Un plauso, come sempre, va poi ai bar e ai locali della piccola movida nicoterese che sono mete ormai non solo dei giovani del posto ma anche dei paesi vicini. Ci permettiamo di aggiungere a questi sommovimenti anche la costituzione del primo giornale online della città – Mediterraneinews.it – e del Centro studi Nicoterese che inizierà a settembre le sue prime attività con la collaborazione di qualificati esponenti del panorama culturale e associazionistico locale e vibonese.
Un ringraziamento speciale deve essre indirizzato anche a tutti quei figli della diaspora nicoterese che vivono attraverso i social la vita quotidiana di Nicotera. Una risorsa preziosa da tenere in conto per iniziative future.
Adesso si tratta di programmare per il prossimo anno e far si che il successo di questo agosto possa essere replicato e magari su scala più grande anche nell’estate 2018. Da qui una serie di accorgimenti che legislatore e cittadini – insieme – possono adottare.
Mare: La lotta contro ogni possibile fonte di inquinamento marino va intensificata a tutti i livelli.
Ambiente: Una città che vuole ritagliarsi un suo spazio nel mercato turistico moderno deve presentarsi accogliente e pulita: allora via alla raccolta differenziata (senza cassonetti per le strade), recuperare e rendere fruibile la pineta, recuperare le fonti idriche presenti, più verde nel centro urbano, porre in essere una seria azione per fermare l’erosione costiera prima che ci divori la nostra bellissima spiaggia; dare vita a percorsi di trekking attrezzato.
Eventi: bisogna dare ciclicità e organicità agli eventi dando vita ad un calendario unificato che sia adegutamente pubblicizzato e realizzando inziative che oltre all’intrattenimento puro e semplice e allo sport, portino il turista anche alla riscoperta del grande patrimonio culturale nicoterese, previo l’avvio di un serio piano di valorizzazione tanti beni culturali presenti in città. Un calendario che non si fermi solo ad Agosto ma parta da metà luglio e arrivi fino a metà settembre.
Turismo enogastronomico: la vicenda della dieta Mediterranea può costituire un indubbio traino all’economia locale dando vita ad una filiera agro-alimentare che faccia incontrare produttori e ristoratori con soddisfazione dei turisti che sempre di più chiedono di mangiare cibi sani.
Turismo religioso: un fattore che può essere di sicuro sviluppato dato il grande patrimonio di eventi e riti che si svolgono a Nicotera.
Centro storico: Un serio piano di recupero di questo autentico tesoro va posto inderogabilmente in essere anche perchè questa porzione della città si presta ad ospitare micro-strutture ricettive e attività artigianali. parimenti appare necessario avviare un serio piano di recupero di spazi pubblici inutilizzati, non alienarli e metterli invece a disposizione delle associazioni di cittadini che sanno costruire cultura.
Le comunità: Marina di Nicotera, Comerconi, Preitoni e Badia devono ricevere delle attenzioni nella consapevolezza che Nicotera è più bella e attraente se arricchita dalla loro presenza, una presenza che sia però riqualificata e inserita nel quadro di un progetto organico che assegni una funzione precisa e una diretricce di sviluppo univoca a ciascuno di questi nuclei urbani.
Certo, come dicevo i problemi non spariscono e anzi posto che una città è come un essere umano che ha dei parametri vitali che ci dicono tutto sul suo stato di salute, non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione per il perdurare di tantissime criticità che magari in estate – complice l’atmosfera vacanziera e godereccia – siamo portati quasi a dimenticare ma che non dobbiamo invece trascurare e che anzi devono essere messi al centro di un agenda di un nuovo “vangelo sociale”: dai servizi di cui siamo stati spogliati ai disservizi di quelli ancora esistenti (sanità, poste, ecc.), dal calo e dall’invecchiamento della popolazione che si acuiscono, all’ economia che gira a rilento e al lavoro che manca, dalla sicurezza urbana, al vandalismo dalla mancanza di strutture di aggregazione sociale e culturale, alla carenza delle strutture sportive, dal degrado urbanistico e dal mancato recupero dei quartieri storici per finire all’assenza di tutti gli strumenti di partecipazione popolare. Parimenti non dobbiamo smettere di lottare contro certi atteggiamenti mentali: lo stare sempre ripiegati su un passato che seppur glorioso non ci farà certo campare di rendita se non si costruisce il futuro e anzi si smarrirà nell’oblio se tale futuro sempre auspicato e mai realizzato si allontana invece di avvicinarsi; una certa autoreferenzialità e il non aprirsi all’esterno quasi che il mondo cominci e finisci a Nicotera; una smania nella critica continua senza costrutto che tracima molto spesso persino nell’invidia sociale e personale.
Comunque – nell’attesa – come dicevamo – “Eppur si muove………………………….” !
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