Mistero attorno alla scomparsa di Antonio Tripodi, 50 anni, tabaccaio, residente in via Roma nella popolosa frazione di Santa Domenica. Come tutte le mattine, l’uomo è uscito di casa intorno alle 7, ma anziché dirigersi verso il suo esercizio commerciale ha, evidentemente, imboccato un’altra direzione scomparendo nel nulla. Carabinieri, polizia, gruppi di volontari e vigili del fuoco, che sotto l’abitazione del tabaccaio hanno installato una postazione fissa dotata di gps, ieri hanno battuto il territorio palmo a palmo senza riuscire, però, a trovare una minima traccia, una testimonianza, un piccolo indizio o, comunque, elementi utili a capire cosa possa essere successo. Lo sconcerto tra familiari, parenti e amici, ma anche tra i cittadini, è davvero grande. Tonino, così lo chiamano tutti, viene definito come persona seria, disponibile, pronto alla battuta simpatica con i clienti. La sua vita s’è sempre svolta tra la rivendita di tabacchi – attrezzata di tutto punto e gestita assieme alla moglie, alla sorella e un dipendente – e quei poco più di cento metri che lo separavano dall’abitazione. Padre di due figli maschi, s’è sempre dedicato alla famiglia. Stando alle varie testimonianze, in casa non ci sarebbe stata mai una lite, mai una discussione. Avant’ieri sera, con moglie e figli, ha cenato in un ristorante della zona in tutta tranquillità. Nè una parola né un gesto che potesse far presagire qualcosa di grave. Poi, ieri mattina, all’improvviso, l’uscita di scena, inattesa e in qualche misura strana che, man mano che passano le ore, alimenta una forte preoccupazione tendente a sconfinare nell’angoscia.
Ieri, dal pomeriggio sino a tarda sera, la piazza centrale di Santa Domenica è stata presidiata da amici, conoscenti e cittadini. Tra loro anche il sindaco Giulia Russo, che ha voluto testimoniare subito alla moglie di Tonino ed ai suoi familiari la vicinanza dell’intero paese. Il tabaccaio, ieri mattina, è uscito di casa attorno alle 7 senza portare con sé cellulare, chiavi del negozio e della macchina, ma solo il portafoglio con dentro soldi e documenti. E’ chiaro che in testa aveva un disegno preciso che, però, nessuno riesce a delineare. Dalle telecamere della videosorveglianza non si vedono persone attraversare la piazza all’ora in cui l’uomo esce di casa. Evidentemente, ha scelto un’altra direzione. C’era qualcuno ad aspettarlo sotto casa o ha puntato dritto verso un altro obiettivo? L’aver lasciato tutto a casa potrebbe lasciare intendere che non voleva essere rintracciato. Di certo non pensava di andare a lavorare.
Resta il fatto che, all’orario d’apertura, le serrande della tabaccheria sono rimaste abbassate, mentre il ragazzo che lavorava con Tonino stava lì ad aspettarlo. A notare la stranezza della situazione il figlio minorenne studente dello Scientifico di Tropea – l’altro figlio più grande frequenta l’università – che non esita a chiamare la madre. Scatta l’allarme e con esso le ricerche. Amici e parenti si dirigono in tutte le direzioni, ma senza risultati. Sul posto arrivano i carabinieri di Spilinga e della Compagnia di Tropea. Arrivano anche gli agenti del posto fisso di polizia di Tropea. L’attenzione si concentra soprattutto sul costone a strapiombo sul mare e distante circa trecento metri dalla casa. Non viene esclusa nessuna ipotesi. Nel primo pomeriggio, le ricerche vengono estese pure in mare, mentre dall’alto entrano in azione i droni. Polizia, carabinieri e volontari ispezionano le spiagge di Formicoli, Scalea e Riaci. Tutto inutile. <Il paese – afferma il sindaco Giulia Russo – vive ore di forte apprensione. Ci auguriamo finisca tutto bene>. Sarà così?