I Carabinieri delle stazioni di Nicotera e Nicotera Marina, col supporto dei colleghi della Squadrone eliportato cacciatori Calabria, irrompono nel quartiere “Borgo”, ispezionano vicoli e casolari diroccati alla ricerca di piante di canapa indiana in vegetazione oppure essiccata e già pronta allo smercio. I risultati non mancano. In una casa rurale in stato d’abbandonano trovano, infatti, 35 grammi di “cannabis” ed una bustina contenente 29 grammi di semi della stessa sostanza stupefacente, nonché un bilancino di precisione. E’ l’ennesima riprova che la coltivazione della canapa indiana ormai interessa l’intero territorio comunale. Un fenomeno non facile da arginare anche perché negli ultimi anni i “coltivatori diretti” di marijuana hanno un po’ diversificato la loro strategia puntando non più sulle piantagioni estese, bensì su minuscole coltivazioni sparse però dappertutto e, quindi, più difficili da individuare.
Una situazione nuova alla quale l’Arma ha risposto controllando palmo a palmo, giorno e notte, ogni angolo del comprensorio nicoterese potendo contare sulla perfetta sintonia operativa messa in campo negli ultimi mesi dai Carabinieri del capoluogo e di Marina, comandati rispettivamente dal maresciallo Luca Caravaglio dal maresciallo Fabio Cirone. Entrambi si muovono sotto le direttive del maggiore Dario Solito, comandante della Compagnia di Tropea, e col frequente supporto non solo dei militari delle stazioni di Joppolo e Limbadi, ma anche dello Squadrone eliportato cacciatori Calabria.
I dati degli ultimi 5 mesi parlano chiaro: undicimila piante di cannabis distrutte; 24 kg di canapa già pronta per lo spaccio. Ingente il valore della merce eliminata. Calcolando che ogni pianta produce, in media, 500 grammi di canapa essiccata e che ogni dose viene venduta sul mercato locale a tre euro, si arriva, a conti fatti, alla bella somma di circa 16 milioni e 700mila euro. Senza contare che in altre realtà il costo medio per dose pare oscilli tra i cinque ed i sette euro. In totale, dallo scorso 8 maggio ad oggi, sono state portate a termine ben 17 operazioni mirate, oltre che a stroncare il traffico di stupefacenti, anche al sequestro di armi e munizioni. In manette sono finite nove persone di cui cinque per reati connessi alla detenzione di armi. Sequestrati anche sette pistole di cui due a salve modificate, tre fucili e circa 270 munizioni.