Sono due i sentieri calabresi presenti nell’Atlante dei Cammini d’Italia.

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C’è anche la Calabria nell’Atlante dei Cammini d’Italia – presentato a Roma dal Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini – e che raccoglie per la prima volta le informazioni per attraversare l’Italia nei percorsi culturali e naturalistici gestiti da associazioni o enti pubblici.

Un progetto veramente innovativo che si struttura – illustrandolo tramite un bellissimo portale – ben 41 cammini tra i quali due ricadono nella nostra Regione ovviamente grazie all’impegno delle realtà associative che li hanno ideati ma anche grazie al sostegno del presidente della giunta regionale calabrese Mario Oliverio che si è speso in prima persona per questo importante risultato.

Il primo di questi percorsi è  il Cammino del Brigante tra Aspromonte e Serre che si snoda lungo la direttrice Gambarie -Carmellà – Zervò – Trepitò – Passo del Mercatante – Passo della Limina – Mongiana – Ferdinandea – Bivongi – Stilo (con una deviazione da Ferdinandea a Serra San Bruno) realizzato dal GEA, Gruppo Escursionisti d’Aspromonte.

Il nome del Cammino – si legge nel portale realizzato dal MIBACT – deriva dall’utilizzo che ne facevano i briganti nei secoli scorsi per sfuggire alle ricerche. Evitando percorsi più urbanizzati, sfruttavano la cosiddetta ‘Via Grande’, itinerario ad alta quota circa 1000 metri sul mare, che si sviluppava lungo la via naturale di crinale. Ideato come itinerario di lunga percorrenza, per affrontare al meglio il percorso è necessario tenere conto delle ore di marcia, dell’articolazione e delle peculiarità del territorio, tenendo presente che, a ogni fine tappa c’è la possibilità di potersi rifornire, di consumare pasti caldi ma non sempre di trovare rifugio per la notte.

Sentiero del Brigante - Fiumara del Cervo

(Fiumara del Cervo – foto tratta da http://www.turismo.beniculturali.it/cammini/sentiero-del-brigante/)

Il Sentiero può essere percorso a piccoli tratti. Sul sito di riferimento si trovano tutte le informazioni occorrenti per tappa – come ad esempio i punti di intersezione con strade rotabili – soprattutto per coloro che volessero trascorrere con modesto impegno fisico, un po’ di tempo a contatto con la natura. Oltre all’elemento escursionistico il Sentiero del Brigante unisce anche servizi e approfondimenti su storia e tradizioni locali”.

Il secondo invece è il Cammino di San Francesco di Paola allestito dal Gruppo degli Escursionisti dell’Appennino Paolano che si snoda su due direttrici: la San Marco Argentano – Cerzeto – Rifugio Bosco cinquemiglia di Fuscaldo (cd Via del Giovane) e la Santuario di Paternò Calabro – Cerisano – San Fili – Paola.

“Il percorso – si legge sempre sul portale in questione –  ricalca i passi del Santo collegando alcuni luoghi toccati dalla testimonianza della vita e della predicazione di Francesco.  La Via del Giovane si dirama dal Convento di San Marco Argentano, dove un Francesco fanciullo si ritirò per un anno; per raggiungere poi il Santuario di San Francesco di Paola. La Via dell’Eremita parte invece dal Santuario di Paternò Calabro, tra i pochi eretti da San Francesco in persona, fino a raggiungere Paola. Il Cammino vuol tutelare gli aspetti sociali e culturali ma, al tempo stesso, promuovere il turismo sostenibile e di qualità. Particolarmente nelle zone rurali e nelle destinazioni meno note che, ancora oggi, conservano tradizioni e caratteristiche identitarie”.

Cammino di San Francesco di Paola - Cattedrale San Marco Argentano - Florence Gomez

(Cattedrale di San Marco Argentano – foto tratta da http://www.turismo.beniculturali.it/cammini/cammino-di-san-francesco-di-paola/)

Molto soddisfatta dell’inserimento dei due percorsi in questo nuovo strumento di promozione della risorse naturalistiche e culturali promosso dal Mibact è stata ovviamente la giunta regionale calabrese che in una nota del suo ufficio stampa non ha mancato di sottolineare come “la Calabria,  è l’unica regione meridionale dell’Italia peninsulare ad avere ben due Cammini regionali compresi nel nuovo catalogo ministeriale. Un risultato importante per una regione che punta molto a farsi conoscere attraverso il connubio tra natura e cultura e che costituisce per molti, ancora, un territorio inesplorato, ricco di fascino per la storia millenaria e il paesaggio vario e a tratti selvaggio. Il recente avviso per il sostegno alle attività di Cammini del 2017, nell’ambito del progetto interregionale South Cultural Routes, ha svelato un fermento in questo settore, che sta crescendo a livello internazionale, anche in Calabria e che la Giunta regionale vuole qualificare. Altri Cammini calabresi pur meritevoli avranno la possibilità di essere inseriti nell’Atlante ministeriale al raggiungimento dei requisiti indispensabili, stabiliti dal Comitato nazionale del Mibact. Per consultare l’Atlante si può accedere al sito cammiditalia.it.”

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