Nicotera, domani i genitori in Comune per chiedere un accompagnatore sullo scuolabus

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Si ritroveranno domani mattina in Comune i genitori degli alunni della frazione Marina che usufruiscono dello scuolabus. Dopo la bravata di giorno 30, quando uno dei ragazzi ha squarciato con una forbice il finestrino del pulmino riducendolo in mille pezzi che si sono sparsi dappertutto, in particolare, su gran parte degli alunni, le famiglie si sono riunite per trovare una soluzione ai continui atti vandalici compiuti sullo scuolabus.

Un episodio che nelle menti dei piccoli viaggiatori non è rimasto certo senza conseguenze. Nella maggior parte di loro, la vista del sangue dell’adolescente che si è tagliato mentre forzava il vetro ha scatenato grande paura e i minuscoli vetri terminati dovunque sul corpo dei presenti, avrebbero lasciato segni evidenti in ciascuno di loro, tanti, infatti, si sarebbero assentati da scuola proprio perché non avrebbero superato lo choc. In particolare l’essere stati chiusi a chiave, dopo il “fattaccio”, all’interno del mezzo fra chi piangeva per il panico e chi perché voleva uscire dallo scuolabus, è stato un forte trauma. “I nostri figli – affermano i genitori – hanno avuto serie ripercussioni per il fatto di essere stati chiusi dentro il pulmino in condizioni pietose. Non riescono a non pensare a questa bruttissima vicenda”.

Animi accesi, quindi, di chi vuole proteggere e difendere i propri figli ad ogni costo. Come quel giorno, quando qualcuno di loro avrebbe esagerato inveendo contro il comandante dei vigili urbani Gregorio Milidoni che ha proceduto alla consequenziale denuncia. Emotività che si sarebbe disciolta già il giorno dopo con le doverose scuse avanzate al responsabile dell’area vigilanza del Comune. Ma in primo piano, adesso, non sono gli adulti, ma i ragazzi, coloro che ogni mattina si servono del pulmino per svolgere il proprio dovere di scolari e che non devono, quotidianamente, salirci pensando di essere in un teatro di guerra, con il timore che possa succedere qualcosa di brutto.

Per questo i genitori sono sempre più convinti, soprattutto alla luce degli ultimi eventi, a chiedere la presenza di un accompagnatore a bordo negato in precedenza dai responsabili comunali. “Abbiamo deciso tutti insieme – dichiarano – di parlare con il commissario prefettizio Michela Fabio, considerando che anche lei è una mamma. Andremo anche ad informarla dell’accaduto e ad insistere sul fatto che i ragazzi hanno bisogno, ora più che mai, di un accompagnatore”. Di sicuro è che i bambini che frequentano le scuole dell’obbligo non possono essere considerati “maturi” e solo per questo i Comuni, anche in mancanza di un obbligo normativo che dispone la vigilanza sul servizio di bus, dovrebbero adottare tutte le necessarie cautele per tutelare la sicurezza dei minori garantendo la presenza di un accompagnatore. Intanto, il pulmino che collega Nicotera a Marina e viceversa è momentaneamente in officina e ancora non si conoscono i tempi tecnici per la sua riparazione.

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