Cetraro: un capretto morto attaccatto alla macchina del referente regionale di Libera Don Ennio Stamile.

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Don Ennio Stamile referente regionale di Libera è stato fatto oggetto di un atto intimidatorio inqualificabile. Il sacerdote da sempre in prima fila contro la lotta alla ‘ndrangheta che si trovava in un ristorante di Cetraro nel cosentino, a cena con degli scout, uscito dal locale, ha trovato attaccato alla sua automobile una busta della spazzatura con dentro un capretto morto. Un “messaggio” inequivocabile nel pur contorto linguaggio mafioso.

Sul  posto sono immediatamente accorsi sia le forze dell’ordine per raccogliere la denuncia del sacerdote che il primo cittadino di Cetraro Angelo Aieta. Sul posto anche il consigliere regionale Giuseppe Aieta che hanno voluto – con parole chiare – dare solidarietà al sacerdote.

E pochi minuti fa al coro delle voci a difesa di Don Ennio – già vittima in passato di altri atti intimidatori – è giuntà la voce del governatore Oliverio che in un post diffuso sui social network e riportato dal sito istituzionale dell’Ente ha  immediatamente contattato telefonicamente il sacerdote per esprimergli la sua “incondizionata solidarietà e vicinanza e quella della Giunta regionale” augurandosi che “i responsabili di questo ennesimo, vile atto intimidatorio siano al più presto individuati e consegnati all’autorità giudiziaria. Il lavoro di responsabilizzazione e sensibilizzazione che don Ennio e Libera stanno svolgendo a Cetraro, sul Tirreno cosentino e in tutta la Calabria è importante e prezioso – ha scritto Oliverio – e nei prossimi giorni incontrerò don Ennio per concordare, insieme a lui, iniziative e azioni a sostegno della sua opera e di quanti sono al suo fianco e collaborano con lui. Le popolazioni di Cetraro e dell’intero comprensorio – ha concluso il presidente – non possono essere lasciate da sole a combattere un nemico subdolo che, attraverso azioni violente e criminali, vorrebbe far ripiombare queste comunità nella paura e nel terrore”.

Solidarietà è stata espressa anche dalla componente della commissione antimafia, la parlamentare calabrese Rosanna Scopelliti che – sempre sui social ha scritto “Don Ennio non è solo. Il suo impegno contro la ‘ndrangheta continua insieme a quello della Calabria intera. Una Calabria che lotta, denuncia e non si arrende”.

Ennio Stamile – lo ricordiamo – è alla testa di Libera dal gennaio del 2016 quando successe a Mimmo Nasone.

 

 

 

 

 

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