Si terranno dopodomani 17 marzo le lezioni per la prima individuazione dei comuni costitenti l’assemblea della Autorità idrica. Lo fa sapere la regione calabria sul suo istituzionale.
Con Legge regionale n. 18 del 18.5.2017, recante “Disposizioni per l’organizzazione del Servizio Idrico Integrato” è stata infatti disciplinata l’organizzazione della gestione del servizio idrico integrato, da parte dei soggetti competenti, nonché istituita l’Autorità Idrica della Calabria (AIC), ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per il servizio idrico integrato comprendente l’intera circoscrizione territoriale regionale. Sono organi dell’AIC: a) l’Assemblea; b) il Direttore generale; c) il Revisore unico dei conti. L’Assemblea svolge funzioni di indirizzo politico-amministrativo dell’Autorità Idrica della Calabria, in coerenza con quanto previsto dalla legislazione nazionale e comunitaria e dalle determinazioni dell’AEEGESI. L’assemblea dell’AIC è costituita dai 40 comuni, da individuarsi in conformità ai parametri indicati nella Tabella A.
Con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 4 del 19 gennaio 2018 è stata fissata al 17 marzo 2018 la data unica di svolgimento delle operazioni di voto, per la prima individuazione dei Comuni costituenti l’Assemblea dell’Autorità Idrica della Calabria. I seggi rimarranno aperti dalle ore 8 alle ore 22. Il DPGR è stato pubblicato sul BUR Calabria n. 4 del 06 febbraio 2018 ed è stato anticipato a tutti i Sindaci della Calabria con nota prot. 38214 del 02 febbraio 2018.
Le operazioni di individuazione dei Comuni che costituiscono l’assemblea dell’Autorità Idrica della Calabria sono effettuate nell’ambito di ciascuna delle cinque Circoscrizioni Territoriali. A tale fine, le quattro province calabresi e la Città metropolitana di Reggio Calabria costituiscono, ciascuna, una Circoscrizione Territoriale.Ciascun Sindaco o Commissario può esprimere una sola preferenza nell’ambito dei Comuni ricompresi nella stessa circoscrizione territoriale e nella stessa fascia demografica di appartenenza del medesimo Comune, indicando il nome del Comune. L’individuazione dei Comuni che costituiscono l’Assemblea è effettuata con voto diretto, libero e segreto del Sindaco o del Commissario prefettizio ex art. 141 e seguenti del TUEL, muniti di documento di riconoscimento in corso di validità.
La delega non è ammessa nemmeno nei confronti dei sub commissari, da parte dei Commissari ex art. 141 e seguenti del TUEL. Alle operazioni di voto non partecipano: – i Sindaci dei Comuni capoluogo delle quattro province calabresi e il Comune di Reggio Calabria, in quanto fanno parte di diritto dei quaranta comuni che costituiscono l’assemblea dell’AIC; – il Sindaco del Comune, qualora unico appartenente a una delle fasce demografiche, in quanto fa parte di diritto dell’Assemblea (Comuni di Lamezia Terme e Cutro); – i Sindaci dei Comuni appartenenti ad una fascia demografica che non ha rappresentanti in seno all’Assemblea (Comuni di Cotronei, Rocca di Neto, Strongoli, Mesoraca, Petilia Policastro, Cirò Marina e Isola Capo Rizzuto).
Le operazioni di individuazione dei Comuni che costituiscono l’assemblea sono effettuate nell’ambito di ciascuna delle circoscrizioni territoriali. A tal fine presso la sede di ciascuno dei comuni capoluogo delle quattro province calabresi e presso la sede del Comune di Reggio Calabria è istituito un seggio: 1) Comune di Catanzaro: Sala Commissioni, Palazzo dei Nobili, Via Iannoni, 68, 88100 Catanzaro; 2) Comune di Cosenza: Piazza dei Bruzi, Salone di rappresentanza, I° Piano, 87100 Cosenza; 3) Comune di Reggio Calabria: Centro Direzionale – Sala Versace, Via S. Anna, II° Tronco, piano terra fronte Piazzale alberato lato Ovest, 89128 Reggio Calabria; 4) Comune di Vibo Valentia: Palazzo Municipale, Piazza Martiri d’Ungheria, 89900 Vibo Valentia; 5) Comune di Crotone: Sala Giunta Comunale, Piazza della Resistenza, 88900 Crotone.
Per ciascuna delle fasce demografiche risultano individuati quali Comuni che costituiscono l’Assemblea i Comuni che hanno riportato il maggior numero di preferenze, fino alla concorrenza del numero di Comuni di cui alla Tabella A, sopra riportata. Nel caso di parità di preferenze tra più Comuni l’ordine progressivo è determinato in base al maggior valore della popolazione residente in tali Comuni secondo i dati dell’ultimo censimento.