“Non accetto di essere messo in mezzo arbitrariamente in questioni di cui non so nulla e neppure mi interessano, perché non riflettono il mio modo di intendere la politica».
Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo ed esponente del Pd, replica senza giri di parole alle recenti dichiarazioni di Pino Pellegrino, dirigente provinciale del partito, che gli ha imputato un presunto accordo sottobanco in campagna elettorale con Giuseppe Mangialavori (FI), per danneggiare indirettamente il democrat serrese Bruno Censore.
«Una tesi fantascientifica, lontanissima dal mio modo di agire – continua Callipo -. In un partito ci possono essere, anzi ci devono essere, diverse sensibilità, ma questo non significa essere addirittura pronti a sostenere i competitor dello schieramento opposto, pur di colpire un avversario interno. È una logica che rifiuto categoricamente, smentendo senza riserve le insinuazioni di Pellegrino, il quale, probabilmente, cerca di applicare ad altri le sue stesse categorie mentali, convinto che la faziosità più spinta gli consenta di dire quello che gli pare. A questo punto ho il sospetto che le sue dichiarazioni siano fortemente strumentali, al fine di screditare all’interno del partito chi non è stato e non è allineato con le direttive del suo capo corrente.
Tutto ciò – conclude Callipo – oltre ad essere spiacevole è anche molto triste, perché conferma le enormi difficoltà che dovremo affrontare in futuro per emancipare il Partito democratico da questi personalismi esasperati e da queste miserrime logiche di appartenenza cieca, per le quali “o sei con me o sei sicuramente contro di me”. Tra persone serie e corrette non funziona sempre così, caro Pellegrino, fattene una ragione. E spiegalo pure ad altri».