E’ finita la latitanza di Francesco Giuseppe Olivieri, l’uomo che venerdì pomeriggio ha lasciato dietro di sè una scia di sangue e di terrore uccidendo a Nicotera due persone, Michele Valerioti, 68 anni, freddato sul balcone di casa e Giuseppina Mollese, 80 anni, morta in ospedale, e ferendo, a Limbadi, all’interno del bar “Nino’s”, tre uomini, Pantaleone Timpano, Pantaleone D’Agostino e Francesco Di Mundo.
Dopo il ritrovamento avvenuto, nel primo pomeriggio di ieri, della carcassa bruciata della sua auto, la Fiat Panda, in località “Colarizzi” di Spilinga, Olivieri, dopo tre giorni di fuga, si è recato presso il carcere di “Castelluccio” dove è stato raggiunto dal suo avvocato, Francesco Schimio presente all’interrogatorio condotto dal comandante della Compagnia di Tropea, Dario Solito e dal Pm Iannazzo.
Olivieri è stato interrogato per tutta la notte.