Leggo con stupore della imbarazzante partecipazione del Deputato del Partito Democratico Antonio Viscomi ad una iniziativa organizzata a Serra San Bruno dal gruppo di opposizione denominato “liberamente” con la presenza dei deputati Ferro e Mangialavori, in programma per sabato 26 Maggio.
Meraviglia che il deputato neoletto nella lista proporzionale del PD, che ancora fino ad oggi nonostante ripetuti inviti alla direzione ed all’assemblea provinciale non ha mai varcato le porte della Federazione che di più e meglio ha contribuito alla sua elezione, preferendo sporadiche iniziative sul territorio, molto spesso organizzate da soggetti politici che in campagna elettorale hanno votato pubblicamente e scientemente altre coalizioni ed altri candidati, agisca in maniera così scomposta e provocatoria.
Ovviamente nulla da eccepire sulla iniziativa in sè, e nessun tentativo di limitare le prerogative di un parlamentare o di negare il valore del libero confronto democratico sui territori, ma fa specie che proprio Viscomi, abile a fare filippiche e dotte dissertazioni su ciò che dovrebbe essere un partito senza averlo mai ha conosciuto e frequentato, menando vanto di “parlare chiaro per guardare lontano”, si agiti nella totale ambiguità politica, alimentando confusione, ignorando i circoli e le amministrazioni comunali che gli hanno consentito di sedere in Parlamento e calpestando la loro dignità ed il loro lavoro quotidiano con iniziative che si prestano ad interpretazioni strumentali e distorte.
Questo episodio credo sia emblematico del tentativo di perseguire una inaccettabile mutazione genetica di un Partito che in questa nostra provincia ha sempre fatto della coerenza, della legalità e della radicata presenza sul territorio un vero e proprio emblema, con il malcelato intento di asservirlo ad interessi, correnti ed ambienti che sono sempre stati ostili alla dimensione politica dei nostri storici militanti.
E’ ora che Viscomi scenda dal piedistallo dove è stato collocato, avviando un confronto con iscritti, militanti, sindaci e dirigenti del partito democratico, prima di rivolgere le sue attenzioni ed i suoi orizzonti al di fuori del nostro campo politico pensando di potere mantenere il piede in due staffe.
Se proprio sente la necessità di fare una bella gita in montagna, il nostro deputato vada a trovare i Sindaci del PD del comprensorio delle Serre, magari partendo da realtà forse a lui sconosciute come Nardodipace, dove il disagio si percepisce a pelle e dove un Sindaco del PD con una grande storia di militanza e di battaglie per la democrazia ed il riscatto delle aree interne combatte a mani nude la battaglia del ritorno alla normalità democratica ed calla legalità di una comunità più volte sfregiata.