Apprendiamo dagli organi di informazione che ieri il Consiglio Comunale di Reggio Calabria ha approvato la Consulta per il dialogo interreligioso.
Riteniamo incomprensibile e fuori luogo l’istituzione di questa Consulta: esistono già, infatti, tra le religioni diversi luoghi di dialogo ecumenico e interreligioso che negli anni hanno prodotto un confronto costruttivo e sereno sui temi di dottrina religiosa e morale tra le diverse confessioni.
Risulta incomprensibile che un organo civile e politico debba assumersi il ruolo di arbitro e di promotore del dialogo tra le religioni, i cui rappresentanti, come si notava, hanno già strumenti di dialogo e di confronto, sia a livello locale, nazionale e mondiale.
Inoltre, lo riteniamo pericoloso, perché volgendo lo sguardo al passato, tutte le volte in cui la politica e i governanti hanno voluto giocare un ruolo nel rapporto tra le religioni e tra le religioni e le persone, i risultati sociali hanno portato soltanto ad aumentare ed inasprire le differenze e il conflitto sociale. Spesso si è arrivati alla persecuzione religiosa.
Pur rispettando i reciproci ruoli istituzionali, ci riserviamo ulteriori riflessioni sul tema invitando e coinvolgendo le altre confessioni religiose del territorio.
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