“Esigiamo che si attui immediatamente una raccolta straordinaria degli ingombranti e che si metta a disposizione dei cittadini un’isola ecologica la cui struttura è già in essere nel territorio comunale”.
Sono le richieste avanzate dagli esponenti del movimento “14 luglio” che denunciano il gravissimo stato di degrado urbano e le copiose discariche a cielo aperto presenti sull’intero territorio comunale, reclamando al più presto che Nicotera ritorni ad essere, in piena stagione estiva, pulita, ordinata e vivibile. Una cartolina, quella della cittadina tirrenica, imbruttita ancora di più dal violento nubifragio che l’ha colpita a metà giugno, evento che ha causato ingenti danni con le strade di alcuni quartieri che fino ad oggi, malgrado le ripetute segnalazioni fatte dai cittadini agli uffici comunali, non sono state oggetto della necessaria pulizia, presentandosi ancora piene di detriti ad un mese dall’evento calamitoso.
“La statale che collega Nicotera a Marina, disastrata – affermano i componenti –, grandi massi cascati ai lati della carreggiata e molti altri pronti a cadere, terrapieni e vegetazione con radici ormai per aria. Abbiamo già denunciato alcune responsabilità, dai mancati interventi al fosso “San Giovanni” ai ritardi nell’allerta alla Protezione civile arrivata quando nelle case già si navigava nel fango”.
Ma a parte la melma, la montagna di immondizia quotidiana. “Grave e scandalosa – dichiarano –, in un paese già nel pieno della stagione, con la carenza dei servizi più basilari dovuta al dissesto economico aggravato da una presenza saltuaria dei membri dell’amministrazione commissariale, è la spazzatura che invade il capoluogo, colpa il passaggio da una ditta all’altra nella gestione della raccolta rifiuti avvenuta durante la seconda metà di luglio, con conseguenze in termini di decoro e danni al turismo”. E, ad aggravare ulteriormente la situazione, il gran caldo che aumenta in modo preoccupante il rischio sanitario e ambientale. “Nessun intervento straordinario è stato approntato – evidenziano i componenti del movimento “14 luglio” –, non nelle immediatezze dell’alluvione e non ad un mese e mezzo dall’evento, nel mentre questi marciscono tra muffe e fogna per la disattenzione dell’amministrazione commissariale. Così come non è ammissibile che i fossi bonificati già sono di nuovo invasi grazie alla conduzione criminogena della terna commissariale”.
Da evidenziare, però che nella mattinata di oggi gli ingombranti sono stati ritirati e in Marina, da alcuni giorni, il Comune ha avviato i lavori di illuminazione del bivio “Papatolo”, di potatura delle palme e ripristino della pavimentazione divelta del lungomare.
Adesso si è in attesa dell’esito dell’istruttoria per la richiesta dello stato di calamità che consentirebbe a cittadini ed esercenti di far fronte ai danni subiti dall’alluvione. Secondo Carlo Tansi, responsabile della Protezione civile regionale, dal Dipartimento nazionale giungono le prime indiscrezioni che confermerebbero il riconoscimento per i comuni di Nicotera e Joppolo dello stato di emergenza. Si attende, quindi, l’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri recante gli stanziamenti.