Il fragore dei colpi di arma da fuoco ancora riecheggia nell’aria afosa di Marina e tanta gente è lì, sull’arenile del lido “Il gabbiano”, dove giace il corpo esanime di Francesco Timpano. Alcuni incuriositi da quanto avvenuto, altri a chiedersi il perché di altro sangue in città a confermare, se ancora ce ne fosse bisogno, che a Nicotera lo Stato ha perso il controllo di una città abbandonata alla mercé di chi, in pieno giorno, prende un’arma e tranquillamente spara tra la folla di turisti.
“L’ennesimo colpo di grazia per Nicotera – afferma il nicoterese Ezio Calogero –. Dopo tutto quello che stiamo vivendo dall’inizio dell’anno, omicidi, alluvione, adesso quest’ultima vicenda a contraddistinguere un 2018 orribile e funesto per la nostra cittadina che segna l’ulteriore amaro biglietto da visita”.
Una galleria di tragiche vicende quelle accadute nell’ultimo anno in città dove si respira un’aria sempre più infuocata a testimoniare quanto pesante e diffusa sia la presenza di delinquenza e criminalità. “Appena ho sentito i colpi sono corsa a vedere cosa era successo – dichiara Lucia, turista di Roma –. Tutti fuggivano, chi cercava i propri figli, chi ha lasciato tutto sotto l’ombrellone per portarsi sulla strada. A mente fredda mi sono chiesta se ci fosse stato mio figlio vicino a questa persona? Come si fa ad uccidere durante una domenica d’estate quando la spiaggia è completamente affollata?”
Tanto gremita che, sull’arenile, dopo pochi minuti, i lidi vicini sono ancora pieni di gente, anzi, c’è chi, incurante di quanto accaduto, ma soprattutto del corpo sulla spiaggia, non tralascia di farsi l’ultimo bagno della giornata nelle acque antistanti. “Lo Stato deve fare ogni sforzo per riprendere immediatamente il pieno controllo del territorio – dichiara Giovanni –. Sono necessari impegno e attenzione straordinari su quanto sta avvenendo in questa città. Sciolgono il consiglio comunale e pensano di risolvere così le cose? E’ necessario maggiore presidio da parte delle forze dell’ordine per combattere i delinquenti e tutelare la gente onesta”.
Un territorio, quello nicoterese, che esige di essere difeso da parte di chi non deve sottovalutare quanto sta accadendo, puntando maggiormente su attività investigativa e prevenzione attraverso l’uso di uomini e mezzi adeguati, perché quello nicoterese è ormai divenuto un caso nazionale e come tale deve essere trattato.