Porto di Nicotera, l’iniziativa del Rotary rilancia il dibattito

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idea progetto porto del Rotary
idea progetto porto del Rotary

Il Rotary riaccende i riflettori sul progetto del porto e il dibattito, in stand-bay da un paio d’anni, riprende velocemente quota. Numerosi gli aspetti in discussione. Al centro di ogni confronto c’è l’ubicazione dell’importante infrastruttura che l’idea progettuale rilanciata dal club di servizio colloca a ridosso della foce del Mesima. In tanti, invece, vorrebbero la conferma dell’area già individuata nel Piano regolatore nelle vicinanze del villaggio Sayonara e tanti altri ancora all’altezza dell’ex Valtur. Posizioni variegate che dovranno arrivare, necessariamente, a sintesi in tempi. Il Pnrr, infatti, prevede la conclusione di tutte le opere entro il 2026. Altro elemento di divergenza è la scelta del progetto. In campo, a questo punto, ce ne sono due: uno è quello che raccoglie polvere negli scaffali dell’Ufficio tecnico comunale da almeno cinquant’anni e che prevede trecento posti barca, l’altro è quello legato all’idea elaborata da due tecnici del Rotary e che, oltre a puntare su ottocento posti barca, prevede una serie di insediamenti da distribuire su un’area di 290mila metri quadrati. Inoltre, mette in conto il risanamento del Mesima e coinvolge anche fette di territorio appartenenti ai comuni di Candidoni, Rosarno e San Ferdinando. Proprio questo aspetto suscita qualche perplessità. Atteso che il Pnrr non consente di procedere al rallentatore, la variazione agli strumenti urbanistici che i comuni interessati dovrebbero avviare per fare spazio alla struttura portuale si teme possa dilatare oltre misura i tempi.

 

salvatore rugolo

Per Biagio D’Ambrosio, presidente della sezione Lega navale, l’opera va realizzata nell’area già indicata nel Prg con ingresso dal fosso San Giovanni. A suo avviso, sarebbe meglio concentrare tutti gli sforzi sul progetto esistente e già da qualche anno depositato nei competenti uffici regionali. A non sottovalutare la possibilità che il porto possa essere ubicato nelle vicinanze dell’ex Valtur è Salvatore Rugolo, titolare di un impianto balneare. <L’importante – afferma – è che la struttura venga realizzata il prima possibile e la zona centrale dell’arenile nicoterese potrebbe essere la scelta migliore anche perché si creerebbero le condizioni per agevolare la costruzione di strutture ricettive in tutti gli spazi circostanti>. Plaude all’iniziativa del Rotary l’architetto Domenico Corso. <L’idea-progetto presentata dai rotariani – rimarca – è di notevole levatura e potrebbe avere maggiori possibilità di essere finanziata anche perché coinvolge altre realtà territoriali. Nell’elaborato del Rotary – sottolinea – ci sono tuttavia degli aspetti tecnici che vanno valutati a cominciare dall’ingresso della struttura che chiaramente non può essere collocata a ridosso della foce del Mesima>. C’è, poi, la posizione dei “qualunquisti”. <Fatelo dove volete – sostengono – ma fatelo perché Nicotera per ripartire ha assolutamente bisogno di una struttura portuale>. Sin qui le parole. A quando i fatti?

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