Si incontreranno molto probabilmente domani, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, i delegati di Regione Calabria e Provincia di Vibo Valentia per parlare dei tanto attesi lavori di messa in sicurezza del costone laterale della strada provinciale 23, nel tratto Joppolo-Coccorino, interdetto al traffico da oltre un anno.
Ad annunciarlo durante la seduta del consiglio regionale di ieri, l’assessore alle infrastrutture Roberto Musmanno che ha risposto, così, ad una interrogazione del consigliere regionale Vincenzo Pasqua (Misto) con la quale chiedeva chiarimenti in ordine alla messa in sicurezza e riapertura dell’arteria.
Secondo Musmanno sarebbe volontà comune di tutte le parti, nonché del Comune di Joppolo, giungere a conclusione del complesso iter amministrativo nel giro di pochi giorni. Durante l’incontro, infatti, sarà sottoscritto un protocollo d’intesa tra i vari Enti, successivamente Anas avvierà i lavori in tempi rapidi che dovrebbero completarsi entro agosto 2019.
I lavori troveranno copertura finanziaria dalle somme residue dell’Accordo di programma quadro, circa 13 milioni di euro che Provincia e Regione si impegnano ad erogare secondo il
cronoprogramma che verrà stabilito tra le parti una volta definita la fase esecutiva dell’accordo, inoltre, con l’abbandono definitivo del progetto riguardante il completamento della galleria, dovrebbero risultare ulteriori 12milioni di euro di economie complessive sull’intervento. Anas, inoltre, assicura che una volta realizzata, l’opera di messa in sicurezza sarà definitiva e permanente nel tempo.
“I vantaggi derivanti dalla rimodulazione dell’Apq – afferma Musmanno –, frutto di questa intesa, saranno evidenti non solo per il tronco stradale di Joppolo ma anche per gli scenari che si apriranno per il completamento dei lotti restanti”.
La lungaggine burocratica relativa l’annosa questione sarebbe da addebitarsi a problematiche amministrative. Trattandosi di strada provinciale sulla quale persiste l’Apq che assegna le risorse alla Provincia di Vibo Valentia come soggetto attuatore, è necessario, prima, attraverso un accordo con il Mit, avviare la procedura per sostituire il soggetto attuatore che diventerà Anas, poi rimodulare l’Apq, attività che dovrà essere valutata dall’Agenzia per la coesione. Tutto ciò comporterebbe settimane di lavoro. La Regione assicurerà, quindi, la disponibilità finanziaria immediata.