Assange. Arrestato a Londra. I segreti di Wikileaks.

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Julian Assange è stato arrestato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra e ora rischia l’estradizione negli Usa. Per i suoi legali è un «serio precedente per il giornalismo». Personaggio controverso, ma con WikiLeaks è riuscito a diffondere i segreti e a denunciare molte atrocità dei potenti.-Personaggio controverso, ma con WikiLeaks è riuscito a diffondere i segreti e a denunciare le atrocità dei potenti

WikiLeaks svela segreti ‘fuga di notizie fulminante’

Assange arrestato a Londra: segreti sulla WikiLeaks svela segreti
Wiki e Leak. Wiki deriva dalla lingua hawaiana: rapido, veloce. Leak è parola inglese: falla, crepa, più comunemente fuga di notizie, di segreti. “Una fuga di notizie top secret, riservatissime” (Garzantilinguistica.it). Sempre da vocabolario, WikiLeaks è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore (drop box) protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (di Stato, militare, industriale, bancario) e poi li carica sul proprio sito web.
WikiLeaks riceve, in genere, documenti di carattere governativo o aziendale da fonti coperte dall’anonimato e da ‘whistleblower’, chi denuncia pubblicamente o riferisca alle autorità attività illecite o fraudolente del governo, di un’organizzazione pubblica o privata o di un’azienda.

Wikileaks 2010 Afghan War Diary

Wikileaks nel 2010 pubblica gli Afghan War Diary, 76.000 documenti riservati del Pentagono sulla guerra in Afghanistan, tra cui il video ‘Collateral Murder’, dove si vedono truppe Usa mitragliare civili e giornalisti e dopo anche i soccorsi. Nel 2010 vengono pubblicati gli Iraq War Logs e ha inizio il Cablegate, divulgazione dei documenti degli uffici diplomatici; si inizia a parlare degli «Wild Parties», i festini selvaggi dell’allora Presidente del consiglio Italiano, così definiti dall’Ambasciatore americano. Il Bankgate del 2011, poi i documenti sui prigionieri a Guantanamo e il Vatican leaks. È dal 2010 che la situazione di Assange si complica e diventa controversa. Accusato di stupro in Svezia, per aver mentito ai partner riguardo l’uso del preservativo in due rapporti intimi, viene richiesta dagli Stati uniti l’estradizione per spionaggio.

Giustizia col Condom

Assange, amante imprudente, si rifugia in Inghilterra e nel 2012 trova asilo nell’ambasciata dell’ Ecuador, fino a ieri. Ora Scotland Yard comunica che l’arresto è per conto delle autorità Usa, in seguito al mandato di estradizione. L’arresto del fondatore di Wikileaks, infrastruttura per pubblicare informazioni riservate di interesse pubblico salvaguardando l’anonimato della fonte, è un duro colpo alle ‘Sunshine Laws’, legislazioni che promuovono la libertà d’informazione, caratteristica delle democrazie avanzate.
Non un caso, sottolinea Daniele Salvini sul Manifesto se questo coincide, negli Usa di Trump, con la messa in discussone del Foia, la Freedom of Information Act, diritto e regole per l’accesso ai cosiddetti ‘Segreti di Stato’. Legislazione scudo ai giornalisti sul rivelare le fonti delle notizie di interesse pubblico, ed un chiaro avvertimento ai giornalisti investigativi e agli attivisti in rete.

Bomba «deadman switch»

Se Assange verrà estradato negli Stati uniti, quasi sicuro, rischia molto. Come successo a Chelsea Manning, il soldato che ha divulgato il video Collateral Murder e che ha trascorso 7 anni in un carcere militare, durante i quali ha cambiato sesso. Ma a sua difesa e forse sua dannazione, ragione vera di tanto accanimento americano, quel «deadman switch» di 83 GigaBite.
Un gigantesco file cifrato rilasciato a diverse fonti nel mondo da Wikileaks nel 2016 e di cui non si conoscono i contenuti. I segreti ultimi, forse i più micidiali, quelli da giustificare l’azzardo politico diplomatico di ieri a Londra. La password di sblocco potrebbe essere rivelata come conseguenza dell’estradizione. «Un rapporto di forza e di potere che vede ‘l’insurance file’ come ultima moneta di scambio».

Scenario legale per Assange?

Assange è già stato giudicato colpevole per non essersi consegnato alla magistratura del Regno unito, e la prima galera sarà lì. Primo obiettivo degli avvocati britannici di Assange, bloccare la richiesta Usa di estradarlo, ‘Ma alla fine ce la faranno’. Lo prevede Alexander Urbelis, l’avvocato fondatore dello studio Blackstone Law Group che si occupa di privacy e sicurezza, sentito da Marina Catucci. Il problema, denuncia l’avvocato, è che oggi Assange piace di meno.
Perché si è scoperto che piaceva invece molto a Trump, candidato contro la Clinton, colpita dalle rivelazioni sulla Convention democratica. Ma ecco che l’attivista australiano può svelare il più grande mistero delle presidenziali Usa del 2016. E sotto indagine potrebbero finire i presunti rapporti con il comitato elettorale di Trump. Storia infinita.

Assange ‘italiano’ 5 stelle

Assange e quell’alleanza nel nome del Web: con i grillini l’amicizia più antica e quella foto a Londra nel 2013 con un gruppo di parlamentari del M5S. Curioso, ad esempio il fatto il fatto che ieri siano stati due i governi nel mondo a solidarizzare subito con Assange: il Cremlino (il portavoce Dmitry Peskov ha detto «speriamo che tutti i diritti di Julian Assange vengano rispettati»), e il governo Conte. «L’arresto di Assange è una gravissima violazione del diritto internazionale ed un attacco alle libertà individuali di ognuno di noi -scrive il sito ufficiale M5s- La revoca da parte dell’Ecuador dell’asilo precedentemente concesso al giornalista, programmatore e attivista fondatore di Wikileaks, è un atto di una gravità inaudita. Una revoca avvenuta in spregio ai diritti umani e procedurali».

Perché l’Ecuador tradisce Assange

Dopo l’arresto di Assange nell’ambasciata ecuadoregna a Londra, asilo politico revocato, le forze di sicurezza ecuadoriane danno la caccia anche ad altri esponenti di Wikileaks. Le autorità sudamericane hanno arrestato Maria Paula Romo che stava tentando di partire per il Giappone. “C’è un piano di destabilizzazione in Ecuador che è legato a interessi geopolitici”, ha detto il ministro dell’Interno.
Tensioni politiche esplose nel Paese anche in seguito alla pubblicazione da parte di Wikileaks di alcuni documenti sull’esistenza di conti correnti offshore legati al presidente Moreno e alla sua famiglia: una rivelazione che portato l’ex presidente dell’Ecuador, Correra, a parlare dell’arresto organizzato di Assange come di una ritorsione.

 

In collaborazione con Ennio Remondino, remocontro.it

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