Altro battesimo per un immigrato ospite del centro d’accoglienza “Lacina” gestito dalla cooperativa Stella del Sud. Nella notte di Pasqua, ha, infatti, ricevuto il sacramento Angelo Fasco, ventiseienne proveniente dal Camerun e dal 2016 in Calabria. Fasco ha concluso un percorso spirituale insieme a padre Michele Cordiano, parroco di San Nicola da Crissa, che altresì lo ha seguito nella catechesi attraverso testi scritti in lingua francese affinché siano di facile comprensione. Si tratta così del secondo battesimo d’immigrati presenti sul territorio, poiché lo scorso 8 dicembre sempre all’interno della parrocchia di Maria Santissima Annunziata, a essere presentato a Dio e alla cristianità è stato il piccolo Daniel di appena quattro mesi, figlio di Juliet Omowie, giovane donna nigeriana arrivata in Calabria nel 2017 con i tanti sbarchi. Alla cerimonia oltre alla comunità sannicolese, era presente l’intero staff della cooperativa Stella del Sud il quale ha voluto essere presente a un evento storico per San Nicola da Crissa, poiché il battesimo è arrivato in età adulta. Angelo Fasco è arrivato in Calabria con i numerosi sbarchi ed ha ricevuto l’accoglienza all’interno del centro, tanto da integrarsi nel tessuto sociale. Per lui si tratta di una seconda rinascita, dopo l’arrivo in Italia superando diverse peripezie è arrivato anche quello spirituale. La data scelta per il battesimo non è un caso, poiché la liturgia della Pasqua è senza dubbio l’evento cristiano più importante di tutta la tradizione cattolica, e nella sua celebrazione liturgica viene spesso impartito il sacramento del Battesimo. In chiusura di celebrazione la cooperativa Stella del Sud ha offerto un piccolo rinfresco ai presenti.
Le dichiarazioni del presidente Nicola Marchese:<<Facciamo gli auguri ad Angelo affinché possa vivere in serenità e vegliati da Dio. È stato un momento emozionante poiché il battesimo in età adulta è una rarità per i nostri piccoli centri che si stanno aprendo al multiculturalismo. Come per il piccolo Daniel avrà sempre il nostro sostegno, poiché l’accoglienza viene prima di tutto>>.