Aula consiliare gremita e applausi a ripetizione per i commissari straordinari (Antonio Reppucci-Emma Caprino-Francesco Battaglia) e per tutti i relatori chiamati a sottolineare il ruolo della cultura in un territorio spesso costretto a fare i conti con l’arroganza della criminalità organizzata che ne guasta l’immagine positiva proiettata anche oltre i confini regionali dalla sua popolazione onesta e laboriosa. Una giornata di festa, ma anche di attenta riflessione sulle cose da fare per strappare le pagine brutte del passato e scrivere un’altra storia fatta di concretezza, coesione sociale, vicinanza delle istituzioni. Non a caso a dire <basta alla nomea negativa che accompagna Limbadi guastando la vita di 3.500 cittadini residenti> è il responsabile della commissione straordinaria Antonio Reppucci, nell’occasione brillante moderatore dei lavori, che garantisce il massimo impegno per il trionfo della legalità sul suolo limbadese. Ad ascoltare a applaudire gli interventi degli ospiti ci sono in sala anche gli studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado guidati dai docenti e dalla dirigente scolastica Marisa Piro. Ci sono anche Sara Scarpulla e Francesco Vinci, genitori del biologo Matteo vittima di un brutale attentato poco più di un anno fa, e il giovane maresciallo Ezio Giarrizzo, comandante della caserma dei Carabinieri, nonché l’imprenditore Pippo Caffo e l’ex dirigente scolastica Delfina Barbieri.
E’ agli studenti, comunque, che vengono rivolti pressanti inviti a lasciare da parte il telefonino per calarsi nell’universo della cultura e dei saperi che devono fare da base per la loro vita. <Sfruttate quest’occasione della biblioteca – dice loro Eugenio Pitaro, viceprefetto vicario di Vibo – mettete in crisi gli adulti con la vostra voglia di fare, createvi un’opinione personale e questo territorio avrà un grandissimo futuro>. Perchè la svolta sia possibile <bisogna credere – sostiene Maria Francesca Corigliano, assessore regionale alla Cultura – nella forza di cambiare assieme le cose con responsabilità in capo alle istituzioni e ad ogni singolo cittadino>. Al bando, quindi, ogni individualismo per favorire la nascita di una comunità impregnata di valori. Sulla forza della cultura si sofferma anche Gilberto Floriani, direttore del Sistema bibliotecario vibonese, che, di fronte alle difficoltà di bilancio presenti nei Comuni, auspica pieno sostegno alle iniziative culturali negli anni a venire. Molto apprezzati anche gli interventi del dirigente scolastico Marisa Piro, del vescovo mons. Luigi Renzo e di don Francesco Massara, già parroco di Limbadi e ora arcivescovo di Camerino, tornato in Calabria per non mancare all’importante appuntamento limbadese. Applausi anche per gli studenti Francesco Saladino e Ernesto Gligora del liceo classico “Bruno Vinci” di Nicotera che, aiutandosi con slides e letture di brani illustrano, con bravura, le attività culturali del loro istituto. Gli intermezzi musicali evidenziano lo spessore artistico del duo composto da Marinella Rodà e Alessandro Calcarano. Poi il taglio del nastro a ufficializzare <la posa della prima pietra di un edificio culturale – rimarca il prefetto Reppucci – che dovrà essere costruito col contributo dell’intera comunità>. Il merito della sua riapertura della biblioteca viene unanimamente attribuito al commissario straordinario Emma Bonino dimostratasi sin dall’inizio particolarmente sensibile alle problematiche socio-culturali. In sala, comunque, è presente anche il giornalista Pantaleone Sergi, ex sindaco di Limbadi. Fu proprio lui, nel 2004, presente lo scrittore Enzo Siciliano, ad inaugurare la biblioteca dotandola di 5.500 volumi di cui 2.500 come donazione personale e oltre 2.000 regalati dal quotidiano “La Repubblica” e dalla gente di Limbadi.