Crisi di governo. Il "Puparo di Arcore". Crisi di governo. Il "Puparo di Arcore".

Crisi di governo. Il “Puparo di Arcore”.

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Pino Macino, da Pupari & Pupi
Ho assistito in diretta TV alla seduta del Senato di ieri. Ho prestato molta attenzione, soprattutto, all’intervento del Rozzo. Certo non è stata una seduta memorabile. Nessuna dichiarata consapevolezza della gravità della situazione….discorsi di una banalità sconcertante. Il Bagnino d’Italia ha fatto ancora e soltanto campagna elettorale….Ma era evidente il suo imbarazzo e la sua difficoltà…sapendo che stava perdendo “corda e capra”. Non immaginava proprio che vi fosse per lui una possibilità di sconfitta…che lo riportasse sulla terra con il suo miserabile 17% che è il solo che conta in una democrazia parlamentare…..17% di un corpo elettorale che  al 50% aveva disertato le urne. Ma non si è trovato solo…ha riscoperto l’appartenenza ad un centro destra che, complessivamente aveva perso le elezioni. Penso che abbia anche pensato che…a furia di stare con quel cazzone di Di Maio si era ingrassato….e che a continuare a starci si sarebbe ingrassato ancora. E perchè non lo ha fatto ? Poi, finalmente, ci è arrivato. Non è stato lui a staccare la spina al Governo. E’ stato Berlusconi e le sue sirene. Lo ha portato, blandendolo sul suo destino immediato di Uomo della Provvidenza. E lo ha portato nell’abisso. Ancora una volta ha vinto lui, il Puparo di Arcore. Non lo ammetterà mai ma è stato così. Meno male che Silvio c’è.
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