“Una buona raccolta differenziata non può che far bene all’ambiente, all’occupazione e alle tasche dei cittadini. Per questo urge che la gestione di questo fondamentale servizio, fino ad ora dissennata, venga rimessa sui binari dell’efficienza, dell’efficacia e della legalità”.
E’ quanto afferma Antonio D’Agostino del gruppo consiliare di minoranza Movi@Vento il quale in vista dell’avvio, su tutto il territorio comunale, del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti fissato per il 2 dicembre, ritorna, in modo critico, sulla problematica legata alla gestione dei rifiuti in città.
“In forza del contratto d’appalto e del capitolato d’oneri – afferma il consigliere –, che ne forma parte integrante, la ditta preposta non ha mai erogato buona parte dei servizi ai quali era obbligata, ciò a partire da quello principale della raccolta differenziata per proseguire con lo spazzamento quotidiano, il diserbo, la pulizia delle aree cimiteriali, la pulizia della spiaggia ecc.”. Inadempienze, queste, formalmente contestate alla Mea con la diffida del dirigente dell’Area tecnica datata 25 luglio che dava tempo alla ditta di uniformarsi al contratto fino al 10 agosto successivo. Tale termine è da tempo scaduto senza che essa abbia ottemperato a detta intimazione. “Da ciò – evidenzia D’Agostino – non può che conseguire la cessazione del rapporto secondo la tipologia che gli avvocati indicheranno sulla base degli atti disponibili: risoluzione o rescissione in danno. E’ altrettanto consequenziale che l’amministrazione non può arrestare il percorso avviato, trattandosi di atti dovuti per riportare a legalità la situazione”. L’affidabilità di una ditta operante nel settore dei rifiuti come in altri, per il capogruppo di Movi@Vento, si misurerebbe anche dalla qualità di erogazione del servizio.
“Finora – dichiara – è invece ciò che è avvenuto, prova ne è la cartolina indecorosa dei nostri abitati, che ha fatto pessima mostra di sé in questi mesi e che si è tradotta in un danno all’immagine e quindi all’economia complessiva, soprattutto nella stagione estiva. Essendo la tassa sui rifiuti a totale copertura del servizio, noi cittadini siamo chiamati a pagarne in toto i costi, che dipendono pressoché esclusivamente dai quantitativi conferiti in discarica sulla base delle tariffe regionali. Da sottolineare in proposito che la tariffa per i comuni che, come il nostro, differenziano meno del 25%, è quasi il doppio (€/ton 205) rispetto a quelli più virtuosi, col 65% (€/ton 112). Inoltre vengono persi i contributi regionali previsti soltanto per i secondi. A ciò si aggiungano i mancati introiti che deriverebbero dalla vendita ai consorzi dei materiali differenziati (carta, plastica, vetro ecc.). In sintesi: costi massimi e introiti nulli, al netto dei tributi”.
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