Giornata contro la violenza sulle donne: all'Omnicomprensivo "L’amore è un’altra storia" Giornata contro la violenza sulle donne: all'Omnicomprensivo "L’amore è un’altra storia"

Giornata contro la violenza sulle donne: all’Omnicomprensivo “L’amore è un’altra storia”

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“Sensibilizzare i giovani al contrasto della violenza di genere, in un’epoca in cui, secondo il report del Viminale, nel 2021 sono avvenuti 109 femminicidi, il 40% di tutti gli omicidi commessi”.

È questo l’obiettivo che si è prefissato l’istituto Omnicomprensivo “Bruno Vinci” promuovendo, nella mattinata di ieri, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la manifestazione fortemente voluta dal dirigente scolastico Marisa Piro, “L’amore è un’altra storia”. Presenti all’incontro don Fiorillo, ex responsabile della “Casa di Marta”, l’ispettrice della Questura di Vibo Valentia, Gabriella Bucci, l’assessore all’istruzione, Lorella Destefano e i volontari del Servizio civile universale di Nicotera.

La Bucci ha invitato gli alunni del Liceo classico e dell’Iti a scaricare l’applicazione “YouPol”, che permette agli utenti di interagire con la Polizia di Stato inviando segnalazioni relative a episodi di bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e violenza domestica, ma ha anche ricordato che “segnalare non significa denunciare – afferma –, quindi, per ogni forma di violenza, di qualunque natura essa sia, bisogna subito rivolgersi alle istituzioni e chiedere aiuto alle Forze dell’Ordine, perché è sbagliato pensare che l’episodio non si ripeterà più o che un uomo violento ami la donna a cui fa del male”.

Gli alunni che, causa covid-19, sono intervenuti in parte in presenza e in parte da remoto, hanno presentato un video da loro realizzato, recitando monologhi ed esibendosi in varie performance di canto e ballo, il tutto per ricordare che “uomini e donne – dichiarano – hanno gli stessi diritti e gli stereotipi sul ruolo della donna nella società non sono più adatti alla vita nel mondo di oggi, con l’augurio che da domani non ci si dimentichi nuovamente di chi soffre e di chi subisce, perché per queste persone non esiste solo il 25 novembre”.

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