Si dovrà attendere il 6 dicembre quando, dopo ulteriori riscontri, i tecnici Anas dovranno presentare una nuova progettazione che avvierà i lavori che andranno a concludere definitivamente l’opera di messa in sicurezza del costone sovrastante il tratto Joppolo-Coccorino della strada provinciale 23.
Sarebbero queste le conclusioni a cui è giunta la riunione tecnica voluta dal prefetto Francesco Zito per discutere dei lavori in atto sull’arteria. Per questo, nella tarda mattinata di ieri, si sono ritrovati in Prefettura tutti gli “attori” coinvolti nella vicenda, i responsabili di Anas e Regione, il portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, Riccardo Tucci, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano e il sindaco del Comune di Joppolo, Carmelo Mazza. Un incontro necessario dopo le voci circolate negli ultimi giorni asserenti che Anas avrebbe chiuso a fine mese il cantiere senza aver completato le ultime incombenze. Notizia che ha creato visibili preoccupazione e apprensione soprattutto fra chi ha lottato per circa 21 mesi affinchè la messa in sicurezza fosse avviata.
Durante l’incontro, però, non si sarebbe parlato di chiusura del cantiere, ma di come completare in toto l’opera iniziata a giugno, per la quale, però, non basterebbero più i 4milioni e 500mila euro messi a disposizione dalla Regione. Il ripristino del tratto, comunque, dovrebbe proseguire in attesa, però, di ulteriore progettazione relativa ai lavori che mancano all’appello: posa di barriere paramassi ad alto assorbimento e riparazione delle reti paramassi-corticali esistenti.
Giorno 6, quindi, i progettisti incontreranno nuovamente le parti in causa che valuteranno gli ulteriori interventi, considerandoli solo se funzionali all’opera principale, rimpinguando, necessariamente, il primo stanziamento regionale. “L’intervento in prima battuta è stato concluso – afferma Solano –. Non parliamo, però, di messa in sicurezza, ma di mitigazione del rischio che è l’obiettivo principale. Ci sarebbe la necessità di maggiore disponibilità economica, ma, fino ad oggi, Anas ha dimostrato correttezza e professionalità e alla fine ha realizzato, in tempi rapidi, quello che le è stato chiesto, svolgendo un buon lavoro. Il 6 si delineeranno gli interventi da realizzare per sistemare l’ultima parte del versante e per questo c’è la piena disponibilità di Regione e Provincia, nonché, quella economica”.