Ospedale di Nicotera, da martedì sistema informatico in tilt Ospedale di Nicotera, da martedì sistema informatico in tilt

Ospedale di Nicotera, da martedì sistema informatico in tilt

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Dalla giornata di martedì il sistema informatico dell’ospedale nicoterese è fuori uso con il consequenziale blocco di tutti i servizi, ad eccezione della dialisi.

A causare il tutto un guasto sulla linea Fastweb che serve l’intero impianto informatico del nosocomio cittadino che, probabilmente, sarebbe andata in tilt per le cattive condizioni meteo. La mancanza del servizio indispensabile per mandare avanti tutti gli studi e gli ambulatori, ha causato il blocco degli uffici ticket, per prenotazioni visite o pagamenti, e scelte e revoche, nonché il punto prelievi e la radiografia. Numerose e continue le segnalazioni del responsabile fatte pervenire all’Azienda sanitaria provinciale, ma nulla è stato ottenuto, nessuno, fino ad oggi, ha provveduto a sistemare e superare la disfunzione.

Una situazione incresciosa che penalizza, ancora una volta, il nosocomio cittadino dove la défaillance non è stata bene accolta in particolare da quei malcapitati utenti provenienti sia dai comprensori che fanno capo alla cittadina tirrenica vibonese come Joppolo e Limbadi, ma anche dai limitrofi comuni reggini che, come ogni giorno, si presentano numerosi per l’espletamento degli esami e che di fronte al persistere del disservizio e dell’inattività prolungata dell’ospedale, si sono avventati con rabbia contro gli incolpevoli operatori per protestare e lamentarsi, umiliando, così, la professionalità di chi opera quotidianamente, costretto a districarsi e giustificarsi per una situazione per la quale nessuno riesce a dare alcuna risposta.

La situazione di abbandono, deterioramento e degrado dell’ospedale cittadino è visibile, tra l’altro, non appena si attraversa il portone di ingresso della struttura. I locali, infatti, con l’abbassamento delle temperature, sono al freddo intenso, ambiente poco idoneo e adeguato al servizio che dovrebbe essere offerto. A soffrirne maggiormente e a subire gli inevitabili disagi sono sempre i pazienti, soprattutto le persone anziane che affollano le sale d’attesa senza avere l’opportunità di riscaldarsi. A peggiorare la situazione gli operatori i quali sono costretti a fare uso di piccole stufe per sopportare il gelo con l’inevitabile sovraccarico di corrente e i continui sbalzi di energia elettrica. Anche in questo caso sarebbero stati sollecitati gli uffici dell’Asp per il ripristino dei riscaldamenti, istanze alle quali l’Azienda sanitaria vibonese avrebbe risposto con le rituali, consuete e classiche “orecchie da mercante”.

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