<L’amministrazione comunale – in una nota apparsa sul social ufficiale del Comune di Nicotera – esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del prof. Adilardi Princivalle. Adilardi, insegnante e bibliotecario del Liceo Classico “B. Vinci”, fu più volte consigliere comunale e, dopo la legge che introdusse l’elezione diretta dei sindaci, fu il primo nicoterese ad essere eletto dai cittadini, ricoprendo tale incarico dal giugno 1994 al maggio 1998 e in seguito, dal maggio 2001 all’agosto del 2005>.
Così viene ricordato dall’amico On. prof. Nicolò AntonioCuscunà <Non ho memoria della circostanza in cui conobbi Princivalle Adilardi. lo conosco da sempreDalle storie narratemi da mia madre conobbi la Sua famiglia e tante altre di cui Nicotera ha annodata la storia. Con Princivalle abbiamo coltivato comuni passioni, la politica e la vera amicizia. Entrambi sostenute con vigoria come sapeva fare e come mi indicava a Tutti. La famiglia quale culto, la politica quale servizio. Questi elementi valoriali hanno segnato e scandito i ritmi della vita del galantuomo Princivalle. Dalla rivolta di Reggio, passando per i campi Sud del Fronte, dai congressi del MSI , al seguito del segretario Almirante, da Frontopoli alle “vacanze-scuola militanti”, con Fini e Gasparri, Princivalle Adilardi non s’è mai risparmiato.
Ha sostenuto dibattendo astri nascenti della politica – prosegue Cuscunà – favorevole o critico, sempre con eleganza, possenza ed onestà intellettuale. Alla politica ha dato senza risparmiarsi, dalla stessa non ha preteso né ricevuto. E’ stato lottatore puro, non chiedeva a se stesso utili, da puro altruista, buono e magnanimo non faceva sconti a nessuno; s’è costruito confidando sempre sulle proprie forze e sull’apporto incondizionato del suo grande amore , la consorte sig.ra Lina Cannatà. Non era facile alle emozioni, non faceva trapelare gioie e dolori, sommandole le faceva scivolare dietro le sue larghe spalle.
Sopra tutti amava la famiglia tanto desiderata, creata, difesa e magnificata. Il suo grande silenzioso vanto : i figli Maria Teresa il puro amore giovanile, Giancola la continuità nella tradizione, Maria Paola suggello di concreto e duraturo amore. Credeva nella vita forgiata – continua Cuscunà – con sacrifici e non dal fato. Pratico e concreto assunse il difficilissimo servizio alla Res Publica, alla quale concesse tanto, ottenendo solo delusioni e dispiaceri. La lunga malattia del corpo non l’ha mai piegato, al contrario delle sofferenze causategli all’ingratitudine umana.
Le facili adulazioni non lo resero prigioniero, consapevole e pronto alle mutazioni del vento – conclude Cuscunà – ne accettò in silenzio la solitudine. Princivalle Adilardi lascia una grande esemplare eredità: la SIGNORILITA’ di cui sono impastate le sue membra. Alle persone amate, agli avversari estimatori, agli stolti denigratori, sopratutto lascia un grande esempio di RETTITUDINE all’amata Nicotera. In silenzio lo ha avvolto portandolo fisicamente via , quale uomo saggio e giusto lascia una IMPERITURA PRESENZA. Non addio caro Princivalle, ma arrivederci nel mondo dei giusti , dove meritatamente ti trovi e dove sarai ricordato da TUTTI.
Caserta, 27 dicembre 2019. On. prof. Nicolò Antonio Cuscunà.