Il 27 Gennaio è “Il Giorno della Memoria” istituito nel 2000.
Il 27 Gennaio 1945 l’Armata Rossa aprì i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e il mondo scoprì l’orrore.
E’ un giorno nel quale il ricordo di tutte le vittime della Shoah, deve essere di monito a capire su cui e su che cosa il mostro ha trovato nutrimento, attraverso l’odio verso gli ebrei e verso i diversi.
Il Liceo Statale Giuseppe Rechichi di Polistena e il Comune, hanno voluto ricordare questa giornata nel corso di un’ assemblea nell’Auditorium Comunale, alla quale, hanno preso parte l’A.N.E.I.(Associazione nazionale ex Internati) e A.N.P.I.(Associazione Nazionale Partigiani Italiani).
“Dobbiamo ricordare e mantenere vivo il ricordo-ha affermato Nelly Creazzo Assessore alla Cultura del comune di Polistena-nel rispetto di milioni di vittime della Shoah”
“La Scuola ha il compito di approfondire quello che è successo-ha sostenuto il Dirigente Scolastico Maria Francesca Morabito-per impedire che l’orrore si possa ripetere”.
Biagio Nicola Marazzita , socio A.N.E.I. che ha avuto il Padre internato in un campo di concentramento, ha raccontato le vicende del proprio genitore, il quale dopo due anni di prigionia è riuscito a tornare nella sua Galatro.
“E’ un giorno-ha sostenuto Aldo Polisena Vice Presidente dell’Anpi ,sezione intercomunale di Polistena-che non deve essere solo un atto dovuto, ma deve aiutarci a capire su cosa il “mostro” ha trovato nutrimento”.
“E’ l’odio per gli Ebrei, per gli omosessuali, per gli avversari politici-ha affermato Michele Tripodi Sindaco di Polistena- che ha portato prima all’emanazione delle Leggi Razziali, poi ,allo sterminio di milioni di persone e di orrende stragi come quella di Cefalonia”.
“Dobbiamo ricordare e conoscere-ha proseguito Tripodi-le storie dei tanti calabresi come Marazzita e creare un museo al servizio della gente”.