Dai sindacati Scuola siluri contro il ministro Azzolina: Dateci un commissario che sappia decidere

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maddalena gissi
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rino di meglio
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Didattica a distanza, esami di maturità, edilizia scolastica reclutamento personale, finanziamenti, avvio anno scolastico 2020-2021. Questi e altri ancora i temi su cui, per oltre due ore, i segretari nazionali delle maggiori organizzazioni sindacali del pianeta scuola si sono confrontati durante una conferenza stampa on line (piattaforma Hangouts Meet) per fare il punto sulla situazione del comparto. Ad incalzare i responsabili nazionali di Cisl (Maddalena Gissi), Flc Cgil (Francesco Sinopoli), Uil Scuola Rua (Pino Turi), Snals Confsal (Elvira Serafini) e Gilda Unams (Rino Di Meglio), con domande puntuali e pertinenti, ci sono anche numerosi giornalisti. Ne viene fuori un quadro della Scuola non privo di carenze, con critiche per nulla velate al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina contro il quale partono siluri da tutte le postazioni presenti sulla piattaforma. Tremendo quello lanciato da Maddalena Gissi a cui parere <c’è una situazione di chiara sofferenza della Scuola e del Paese con ventimila contagi Covid-19 asintomatici, cioè un 50% dei casi che ci fa pensare tanto sulla ripartenza. Intanto dal ministero non arrivano informazioni, mentre le uscite del ministro ci spaventano. Va nominato <qualcuno “super partes” che sappia decidere>.

francesco sinopoli
francesco sinopoli

In altre parole, un commissario che < come accaduto a Milano – sostiene – dove è stato costruito un ospedale in pochi giorni, e a Genova, dove è stato realizzato un ponte in pochi mesi, sappia decidere pensando a precari, disabili e spazi loro riservati>. Parole dure che si aggiungono a numerosi altri addebiti e, in primis, l’incapacità di confrontarsi <per mancanza di idee>. Un’ampia platea di problemi la cui mancata soluzione potrebbe finire col penalizzare le aree più deboli del sistema a cominciare dalla Calabria i cui alunni rischiano di pagare un prezzo elevato anche per gli effetti della didattica a distanza che, da una parte, mette in risalto la capacità della scuola di dare risposte in situazione d’emergenza, mentre, dall’altra, rischia di isolare gli alunni più deboli sprovvisti degli strumenti necessari e senza i familiari in condizione di supportarli. Una spinta, insomma, verso la dispersione scolastica con vanificazione degli sforzi fatti sino ad oggi per combatterle.

pino turi
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elvira serafini
elvira serafini

No deciso anche anche ai concorsi banditi dal ministro Azzolina e che non potranno essere espletati per vie ordinarie se non si vuole arrivare a settembre senza docenti. Le cinque sigle sindacali puntano, invece, sulla valorizzazione dell’esperienza già maturata in classe dai docenti precari e che sarebbe da considerare come abilitante, più o meno alla stregua di quanto accaduto in Lombardia nel reclutamento dei medici. No deciso, quindi, alle “crocette” e netto rifiuto anche allo spostamento per espletare i concorsi in presenza come vorrebbe il ministro. Peraltro <chi non supera il concorso – rimarca Sinopoli – ce lo ritroveremo precario, in aula, a settembre, ma la scuola vuole posti stabili>. In piena sintonia anche Rino Di Meglio, Pino Turi ed Elvira Serafini.

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