“Raffaele Piria sul gran tronco della Chimica lavoisieriana innestò un sano virgulto di schietta produzione italiana, tramandando ai posteri la sua fama immortale, perfezionando e volgarizzando aristocraticamente la scienza” così Ferdinando Zito, nella Galleria Biografica Degli Uomini e delle Donne illustri e benemeriti Delle Calabrie.
A Raffaele Piria, già oggetto di appassionati studi da parte di Francesco Cardone, compianto amico di Anassilaos, l’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con lo Spazio Open e con il Patrocinio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, dedica un incontro, ancora in remoto, disponibile da oggi sul sito facebook di Anassilaos e su You tube, curato dal Dott. Fabio Arichetta, socio della sopra citata Deputazione di Storia Patria della Calabria nonché della Società Napoletana di Storia Patria e dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, che si inserisce in un ciclo di conversazioni dedicate ai Calabresi che parteciparono al Risorgimento.
Raffaele Piria nasce a Scilla il 20 agosto 1814 e muore a Torino il 18 luglio 1865. Studia a Reggio Calabria presso il Real Collegio e nel 1829, appena quindicenne, si reca a Napoli per iniziare gli studi di medicina presso il Real Collegio Medico di quella città ove nel 1834 consegue la laurea in medicina. Da subito la sua passione per la scienza chimica lo distoglie dall’impegno in campo medico. Nel 1837 lascia l’Italia per recarsi a Parigi ove esistono importanti istituti scientifici e dove inizia a frequentare l’Accademia delle Scienze conoscendo così Jean Baptiste Dumas e Gay-Lussac, due colossi della ricerca chimica. Con Dumas lavora all’acido tartarico con l’obiettivo di definirne la costituzione molecolare ed ai tartrati, i risultati verranno poi pubblicati sugli “Annales de Chimie et de Fisique” nel 1842. Nel laboratorio di Dumas inizia le ricerche sulla salicina e da questa giunge all’acido salicilico che apre la strada per la produzione dell’acido acetilsalicilico conosciuto da più di un secolo sotto il nome di aspirina. Al suo rientro, in collaborazione con il fisico Macedonio Melloni, istituisce una scuola privata di Chimica e scienze sperimentali che avrà tra gli allievi, il calabrese Sebastiano De Luca. Nel 1841 pubblica il trattato “Elementi di Chimica inorganica”.
L’anno dopo assume l’insegnamento all’università di Pisa dove allestirà una vera e propria scuola di chimica sperimentale. Tra i suoi allievi figurano Stanislao Cannizzaro e Cesare Bertagnini.
Nel 1848 è uno degli organizzatori del Battaglione universitario. Celebre la sua frase “La Patria si serve con la storta e con il fucile”. Nel 1851 compie il primo viaggio a Londra. Nel 1855 fonda con Carlo Matteucci “Il Nuovo Cimento” sul quale viene pubblicata la memoria “Sulla costituzione chimica de’ salicilati”. Nello stesso anno si reca a Torino per assumere la cattedra presso l’università di quella città. Nel 1860 viene nominato Ministro per l’Istruzione Pubblica da Luigi Carlo Farini. incarico che mantiene per pochi mesi. L’anno successivo viene nominato professore nella Regia università di Napoli ed in quello stesso anno viene eletto Deputato nel collegio di Palmi. Piria è un sostenitore di Roma capitale. Viene nominato senatore e partecipa all’Esposizione Universale di Londra (1862). Nel 1865 vede la luce il trattato “Lezioni elementari di chimica organica”.
La città di Reggio gli ha dedicato una via ed un istituto commerciale ove si trovano un tavolo appartenuto al laboratorio di Piria, un busto marmoreo ed un ritratto giovanile.