Come al solito vengono snobbati dai soliti strateghi globalisti e indicati come cospirazionisti, anche il fenomeno Q meglio conosciuto giornalisticamente come QAnon è il più recente fenomeno “Noi con Trump”. Ma l’onda d’urto di entrambe le realtà sta scuotendo il mondo intero. QAnon, con le migliori tecniche di psyop, sta indirizzando l’attenzione mediatica e giudiziaria non tanto sulla campagna elettorale per la rielezione di Trump, nonostante fortemente voluta, bensì sulla presa di coscienza e coinvolgimento delle masse sul piano legale e giudiziario verso una élite prevalentemente di sinistra, progressista e globalista, che si ritiene implicata in una serie di scandali sulla pedofilia, riconducibili addirittura ai tempi dell’assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, quasi tutti inseriti ed identificati politicamente nel partito avversario, il Partito Democratico Americano visto come di sinistra, social marxista, progressista e permissivista, che può contare sui vari affiliati ed allineati Partiti Democratici sparsi nel mondo che, fino al 2016, erano fortemente protetti sotto l’ombrello politico delle presidenze Bill Clinton, Barak Obama, Hillary Clinton non eletta e sperano adesso, in Joe Biden, attualmente in corsa alla Casa Bianca.
Durante la presidenza di Donald Trump, iniziata nel gennaio 2017, a quei Repubblicani ritenuti a torto o ragione, morti da traditori, come identificarono nel 2018 il senatore John McCaine, veterano di Guerra, al quale, in segno di sfregio, come consuetudine militare, si dice, sia stata posta sulla sua bara la bandiera americana stropicciata. Stessa considerazione, sempre nel 2018, sembra vi sia è stata in occasione dei funerali dell’ex presidente George H.W. Bush, con la variante macabra di un bigliettino fatto recapitare dai sostenitori di Trump ai familiari e agli amici del defunto presenti in chiesa al funerale, nel quale vi era scritto, su carta intestata del defunto e con sua firma, “Sanno tutto. Mi dispiace”. Busch padre si dice negli ambienti QAnon, che si riferiva all’inchiesta sulla pedofilia del caso Epstein e sugli scandali Pizzagate e Russiagate che vedevano coinvolti proprio alcune di quelle personalità presenti al funerale.
Insomma Donald Trump secondo la narrazione complottista, li avrebbe sfidati fino alla resa dei conti finale. Non ha accettato che Obama & C. vogliano portarlo, da neo eletto presidente USA, in un impeachment, giusto per incastralo e riappropriarsi della strategica e vitale poltrona presidenziale della super potenza americana , senza la quale, tutto il Deep State sommerso e considerato dai QAnon come corrotto, dimostra di non saper più procedere nei loro piani di dominio mondiale, smascherati da Trump.
Il movimento Noi con Trump, nato anche in Italia, con l’adesione di migliaia di iscritti, è una comunità di Social Attivism. Si è costituita da poco in Italia anche una “Associazione culturale Noi con Trump” per strutturassi sull’intero territorio nazionale per racchiudere e rappresentare tutti quei cittadini che sono vicini al Presidente Donald Trump condividendone scelte politiche, economiche ed ideali. Insomma vi è un risveglio che proviene da fuori, probabilmente perché il vento del rinnovamento interno si è affievolito ed appiattito sulle posizioni personali e corporative di una falsa élite ideologica e culturale interna che ormai ha segnato il suo tempo, e non vede più, il popolo, alcun riferimento verso uomini e leader che furono Capi di Stato e di Governo della seconda repubblica quali, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azelio Ciampi, Giorgio Napolitano, Romano Prodi, Massimo D’Alema, Giuliano Amato, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, giusto per parlare del deludente e catastrofico recente passato.
Anche i due governi di Giuseppi Conte, lasciano l’amaro in bocca. La concessione ai trasformismi, alle mancate promesse elettorali e alle solite sceneggiate da inciucio provincialotto italiano, devono aver stancato gli italiani. Una immoralità di una élite di baciati dalla fortuna, da segnati dalla prassi della raccomandazione, spesso scelti nel cesto delle offerte ai poveri di spirito, marchiati dal corporativismo e dall’appartenenza alle bocciofile marginali.
Un degrado etico e morale che ha sviato uomini che dovevano essere i garanti della costituzione e della legalità, trasformati in sciocchi oppressori e complottisti coinvolti in trame suggestive alla 007 tipo caso Mifsud, oppure a scandali sulle nomime in magistraura, da manuale Cencelli, svolte da quel Palamara il cui compianto presidente emerito Francesco Cossiga, denigrava pesantemente il personaggio offendendolo in diretta televisiva. Era il Cossiga unico e raro nella scena politica italiana che picconava moralisticamente le istituzioni rimanendo, purtroppo, inascoltato ed incompreso dalla moltitudine dei malati di protagonismo e di potere politico che, oggi, hanno incrinato la legge e la costituzione, piegandola a proprio uso e consumo, condannando e facendo condannare a richiesta, quei nemici che sono impossibilitati a sconfiggere politicamente e con la forza delle idee, con l’aggravante di aver minato il diritto costituzionale allorquando, si è stati complici nel far condannare un capo dell’opposizione, in perfetto atteggiamento e strategia da dittature, indistintamente se di destra fascista o di sinistra socialista e comunista. La forza della politica sta nella forza della democrazia e l’avversario politico va difeso politicamente nel rispetto del ruolo e delle idee, altrimenti il gioco si fa pesante e a rimetterci è la costituzione e la democrazia. Il vecchio PCI e la vecchia DC, nella prima repubblica non si sono mai scannati o fatti scannare, ma hanno combattuto con la forza delle loro idee, fino a quando non si è ricorsi all’aiuto delle forze esterne, lecite dello Stato e illecite dell’anti Stato in una sporca e criminale trattativa Stato-Politica-Mafia che ha segnato, sin da allora, il 1991/92 fino ad oggi, la fine dei partiti e della politica italiana e, ancora, si cerca di coprire i mandanti, i complici e le menti istituzionali dei corrotti che, nel frattempo, hanno ricoperto le più alte cariche, a garanzia di un segreto inconfessabile.
L’Italia del dopo guerra, è inserita in un Patto Atlantico con l’America in Capo, e non con la Cina sua nemica che, sedicenti politici italiani, tentano di cospirare aprendole le porte istituzionali, passandole i segreti strategici. L’Italia e la Germania sono unite dallo stesso destino di essere state le uniche due nazioni uscite sconfitte dal conflitto della seconda guerra mondiale, e non sono oggi, ancora, nella condizione di poter essere autonome e tanto meno di poter fare il doppio gioco, con il rischio di apparire dei traditori agli occhi non disincantati degli alleati del Patto Atlantico e della Nato.
La corda della politica indipendentista si è già spezzata nella Germania della Merkel che ha sfidato l’America di Trump, spinta forse dalle parole rassicuranti di Obama che garantiva l’impeachment di Trump, ma quest’ultimo ha vinto sia le elezioni che la partita conto il Nuovo Ordine Mondiale a cui la Merkel aspirava in questi quattro anni occupati da Trump, a scalare e far primeggiare un ruolo apicale alla Germania, forte di una alleanza strategica con la Cina e l’Iran. Ma Trump, ha trasportato in Germania in pieno Coronavirus, nel mese di marzo 2020, migliaia di reparti speciali sotto il programma militare e strategico denominato non a caso “Defender Europa”. Militari dei reparti di élite, che secondo la narrazione complottista, stanno stazionando per garantire la fedeltà all’Alleanza Atlantica e alla Nato e, Trump, nel frattempo, sta allentando i contingenti di migliaia di truppe statunitensi di stanza da decenni sul territorio della Germania, dislocandole in Italia e Belgio, lasciando scoperto il fianco Russo della Germania, da oggi, costretta a correre ai ripari con grandi difficoltà, non avendo un apparato militare adeguato, ma che dovrà provvedere spendendo molto più di quanto chiedeva Trump come contributo da adeguare alle spese dell’Alleanza Atlantica. Trump, si dice, nasconda in queste mosse, la volontà di liberare la Germania ex nazista dal trattato post bellico e riportarla presto ad elezioni anticipate da Germania repubblicana e democratica libera che, nel clima di protesta che sta imperversando democraticamente in questi giorni a Berlino con milioni di persone che stanno manifestando pacificamente anche in altre città, contro l’attuale governo della Merkel. Di grande significato simbolico e politico è stato l’ultimo atto eclatante ed esplicito relativo alla stretta di mano di Trump con Putin lo scorso 25 aprile per commemorare il 75mo anniversario dello storico incontro sul fiume Elba tra le truppe americane provenienti da ovest e quelle russe provenienti da est che pose fine alla Germania nazista e da lì a poco alla Seconda guerra mondiale. Una duplice mossa che ha teso la mano a Putin per allontanarlo dalla Cina e dall’altra rievocare un accordo nei confronti dell’attuale Germania che punta a comandare l’Unione, illusa di poter fare da traino per una Europa filo cinese.
E in Italia come stanno le cose? Se Atene piange, Sparta non ride…In Italia il gioco è più semplice perché non vi sono leader intelligenti, ma solo innumerevoli bamboccioni e tanti dilettanti allo sbaraglio posizionati su tutti i fronti, sia di destra che di sinistra. Eccezion fatta per l’attuale Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini che, a causa del ruolo, è costretto a mantenere saldi rapporti con l’America e gli alleati, rendendosi conto del pericolo serio a cui si è esposta l’Italia con il suo governo che strizza l’occhio alla Cina. Trump, sta giocando una partita molto attenta in Italia e si sta divertendo molto, perchè l’Italia è sempre intrigante e stimolante sullo scacchiere internazionale, sia per il valore strategico nel mediterraneo e sia per il valore storico e culturale del suo glorioso passato, con l’effetto di una attrazione fatale, che la rende protagonista ed appetibile alla consolidata Alleanza Atlantica, ma anche e soprattutto deve stare attenta all’attrazione fatale a cui smembra essere inciampata la Cina imperialista ed espansionista che è riuscita a farsi spalancare le porte dei palazzi dall’imprudente governo giallo rosso, ormai dichiaratosi apertamente filo cinese, sottoscrivendo il patto sulla Nuova Via della Seta a scapito del principale alleato storico americano il quale, per un articolo dell’accordo, non potrà più essere l’interlocutore privilegiato, che invece potrà e dovrà esserlo la Cina, con le sue aziende come il colosso Huawei che vorrebbe posizionarsi sul territorio italiano con la tecnologia 5G, avendo così in casa, nei suoi server in Cina, i dati per spiarci. Una imprudenza che ha esposto pesantemente l’Italia sul fronte dell’Alleanza Atlantica. Già il Covid Cinese di Wuhan ha creato uno sconquasso economico e strategico, ma l’avere prestato il fianco dell’Italia occidentale alla Cina comunista ed imperialista con le mire del Nuovo Ordine Mondiale in accordo con il Deep State cinese e mondiale, pone tutti, PD e 5Stelle, in una cattiva e oscura luce.
La vicenda dell’applicazione cinese Tik Tok contrastata solo da Trump con Microsoft che vorrebbe speculare e disposta a acquistarla, ma prontamente stoppata dallo stesso Trump, nonché le piattaforme di video conferenza cinesi e non, sono stati facilmente hacherati in questo periodo di lockdown, lavorando dai normali computer di casa e non dalle postazioni protette degli uffici, inviando dati, documenti e segreti industriali anche relazionati a voce nelle conferenze informatiche. Sono stati così, veicolati molti segreti personali ed industriali a favore di terzi, e della Cina in particolare, che detiene molti di tali server o che violerà facilmente gli altri server non protetti dai sistemi aziendali, dai quali potrà attingere ad una mole di mega dati che prima venivano gelosamente protetti con costosi programmi di privacy e scrittura informatica altamente criptata, ed ora sono stati messi imprudentemente a disposizione dei cinesi e degli alleati nord coreani, maestri nel copiare ed imitare brevetti occidentali frutto di ricerche costosissime.
Trump, dopo aver dato l’assenso alla fornitura di alcune registrazioni in possesso della NSA, si dice che abbia dato l’avvio allo scandalo Palamara e ne sta seguendo personalmente gli sviluppi, perché, l’amministrazione Trump, vuole liberare l’Italia dalla mafia del malaffare in commistione con la politica, affermano i noti complottisti, rientrando questa fase nell’operazione di Intelligence denominata “Drenaggio della palude”. Trump, moralmente forte dalla sua vicenda personale della trama accusatoria frutto di una politica corrotta e mafiosa nel tentativo fallito e ormai sgamato dell’impeachment, vorrebbe ripristinare lo stato di diritto anche tra i paesi alleati, in particolare l’Italia, che mostra falle ormai insopportabili al mancato rispetto reciproco e democratico delle parti politiche e nella netta e reale separazione dei poteri tra organi dello Stato che sono ormai ampiamente corrotti e compromessi.
La sinistra al governo, con i giustizialisti dell’ultima ora, i famosi compagni di merende, è ricaduta nell’errore politico e giudiziario della ghigliottina politica verso un capo dell’opposizione, Matteo Salvini, colui che, in precedenza, da ministro e vice presidente del Consiglio italiano, ha infilato una serie di errori strategici e comportamentali, da attirarsi le ire dell’odiata Europa e dei sempre e scontati nemici del PD italiano, verso il quale partito, la Lega, si sentono, giustamente, incompatibili sia ideologicamente che politicamente. Un comportamento quello di Salvini non da leader, ma da sempliciotto donchisciotte, avendo aperto una battaglia contro i mulini a vento verso i leader e i rappresentanti del nord Europa, senza forza e cultura adeguata, rimettendoci, da ingenuo, il ministero e la posizione in maggioranza, per giunta, fidandosi delle dichiarazioni del segretario del PD che gli garantiva di voler andare ad elezioni anticipate. Insomma se il suo predecessore Umberto Bossi, diceva che ce l’avevano duro, Salvini, analizzandolo su quel fronte, sembra che ancora non abbia raggiunto quello stato di maturità, stabilità, durezza, consistenza che ci si attende da un leader della Lega.
Ma se non ce l’ha duro lui ce l’hanno duro altri il carattere forte e la volontà determinata, virtù necessarie per intervenire nelle vicende politiche italiane. A Salvini adesso, strategicamente, gli viene consigliato di fare la vittima sacrificale facendosi mandare a processo, e la sta facendo bene, con il duplice risultato di favorire internamente alla Lega l’ascesa del Governatore Zaia ed esternamente favorire l’alleata Giorgia Meloni che, consigliata da Bannon, lo stratega politico della precedente campagna politica di Trump, sta trainando il centro destra verso la maggioranza nel paese con ampie possibilità di vittoria per diventare la prima donna a capo di una coalizione e forse di un prossimo governo. Un gioco di squadra sostenuto da Trump non perché è di centro destra o salviniano, ma perché con questa scusa antidemocratica che colpisce ancora per via giudiziaria un leader dell’opposizione, vuole prendere due piccioni con una fava: un futuro governo filo americano e, nel contempo, togliersi i sassolini dalle scarpe contro i sui suoi nemici personali del centro sinistra italiano, che secondo la narrazione complottista, sembra abbiano tramato contro la sua elezione a presidente USA appoggiando, in maniera complice, la fallita trama orchestrata da Barak Obama, sulla richiesta di Impeachment che lo avrebbe dovuto accusare su un inesistente appoggio della Russia di Putin nella elezione di Trump del 2016.
Pertanto, non c’è da meravigliarsi se, in questo mese e in quelli che precedono la rielezione di Trump del 3 novembre prossimo, vi saranno sviluppi eclatanti nelle vicende interne italiane, sulla scia delle disgrazie americane che stanno già incombendo nella Germania della Merkel. La tenuta del governo italiano si sente scricchiolare giorno dopo giorno con defezioni di deputati dei 5Stelle e colpi bassi nelle presidenze delle commistioni parlamentari, mentre il tintinnio di manette incombe inesorabilmente per le marachelle dei viziati e insaziabili bamboccioni politici italiani. Da non sottovalutare la guerra reale e concreta che Trump sta combattendo contro la pedofilia e il pedo satanismo, vere piaghe che hanno infettato i vertici della politica, dell’economia, delle banche e delle multinazionali dove non pochi italiani di alto livello sono implicati, come dimostra il caso Epstein che coinvolge direttamente Bill Clinton & soci dell’élite, tra questi il principe Andrea d’Inghiltera. Trump ne sta facendo una questione politica di principio e di onore civile e morale, a tal punto, da aver emesso un Ordine Esecutivo nel 2017, a carattere internazionale, che inserisce la pedofilia tra i crimini contro l’umanità e che mina alla sicurezza nazionale degli Stati.
Trump, nei mesi scorsi è stato ufficialmente sollecitato da una petizione di migliaia di italiani che gli chiedono di intervenire contro le illegittimità e la privazione delle libertà, rafforzato dall’ultimo decreto di luglio che dichiara il prolungamento dello stato di emergenza, nonostante il parere contrario di centinaia di medici e virologi e di costituzionalisti, che spiegano questi ultimi che, in nessun articolo della Costituzione si prevede lo stato d’emergenza come potere conferito al governo per ragioni sanitari: mentre è solo contemplato per terremoti, incendi, alluvioni o valanghe e, queste paure, devono aver percepito e temuto nel Governo, come prossima reazione da parte dei cittadini. E proprio di ieri la prima sentenza di un giudice che condanna il governo dando ragione ad un cittadino che si era allontanato dalla propria abitazione e pure ingiustamente multato ai sensi del DPCM del 9 marzo di Conte. Anche il grave rifiuto di Conte di de-segretare le relazioni del Comitato Scientifico contro il Covid 19. nonostante la sentenza del TAR del Lazio che ne obbliga la de-segretazione opponendosi, il Governo, incaponendosi presso il Consiglio di Stato, mentre democrazia vuole che non siano segretate al popolo sovrano. Altresì, la recente lettera appello indirizzata a Trump dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò, fa di lui un riferimento religioso e di fede quasi messianica, avvalorata dalla profezia del compianto Thomas Zimmer che già negli anni ’80 indicava profeticamente e biblicamente Trump come presidente degli Stati Uniti che salverà il mondo. In ultimo, l’autorizzazione a procedere per via giudiziaria da parte del parlamento italiano contro Salvini, esponente e leader del maggior partito di opposizione che cavalca la narrazione complottista, in evidente conflitto di interesse tra politica e magistratura, per come si deduce dalle intercettazioni telefoniche nel caso Palamara e tante altre sfumature sostanziali strategiche e politiche, fanno cumulo al pari di tanti altre analoghe richieste che, la stessa politica italiana di centro sinistra di oggi, in tempi precedenti, ha condiviso, votato e partecipato, ponendosi anche militarmente al fianco degli USA con interventi su altre nazioni, al fine di ripristinare la democrazia e lo stato di diritto, per ragioni corruttive ben inferiori a quelle che si stanno denunciando oggi in Italia.
L’ultimo segnale di innesco per tale intervento decisivo da parte di Trump – sia politico nei confronti del governo e sia militare nei confronti del Partito Democratico americano e affiliati europei sullo scandalo Russiagate, che oggi si è ritorto contro come scandalo Obamagate – potrà accadere solo se il popolo italiano, al pari di quello tedesco, scenderà per strada a manifestare pacificamente il suo dissenso verso questo governo e questo parlamento che dimostra di violare i diritti costituzionali, allontanandosi dall’ombrello dell’Alleanza Atlantica che ha liberato l’Italia dal fascismo e dal nazismo nell’ultimo conflitto per abbracciarsi alla Cina.
Antonio Leonardo Montuoro, analista di Teo Intelligence.
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