Domenico Nunnari, giornalista e Docente Universitario è stato il protagonista, con le sue due ultime pubblicazioni librarie, del primo appuntamento dei “Caffè letterari” della storica Associazione Culturale Kairos di Gioia Tauro, presieduta dalla prof.ssa Milena Marvasi Panunzio.
“Destino Mediterraneo”, Rubbettino Editore, dove l’autore sottolinea che il Mediterraneo è, prima di tutto, la nostra cultura d’origine, lo spirito europeo, la tradizione che può salvarci , in un mondo che ormai naviga senza bussola: smarrito, impaurito e rinchiuso nei suoi disvalori.
Il Mediterraneo è un “enigma meraviglioso”.
Mare di viaggi avventurosi, teatro delle più grandi battaglie navali della storia e di conflitti religiosi insanabili, dimora comune di ebrei cristiani e musulmani, culla di Omero.
Mare interno, lo chiamavano i Greci, e nostro i Romani. È un pezzo di mondo dove tutto è accaduto, e tutto accade: nascita del pensiero greco e della cultura araba, mescolanze di civiltà, popoli e tradizioni.
Domenico Nunnari racconta il Grande Mare delle tre religioni monoteiste, degli scambi, dei commerci, delle bellezze del paesaggio e della natura, dei misteri, delle leggende, delle scorrerie piratesche e delle migrazioni bibliche.
Riflette a lungo sull’Italia, che nel Mediterraneo è interamente immersa, col suo Sud, avanguardia occidentale verso Medioriente e Africa del Nord, e ponte di collegamento dell’Europa.
Nonostante tutte le contraddizioni, il Mediterraneo è il ancora posto giusto per riscoprire la cultura d’origine dell’Occidente e lo spirito europeo: “Mediterraneo non è solo una nozione geografica, ma un vecchio nome, che si porta dietro la storia di tre continenti e di tre insiemi di civiltà; un patrimonio culturale che, in un futuro che si presenta pieno d’incognite, nel mondo che naviga senza bussola, smarrito, impaurito, e rinchiuso nei suoi falsi valori ingannatori, rappresenta l’eredità che ci può salvare”.
E poi l’altra opera “La Calabria spiegata agli italiani” Rubbettino Editore; una “meditazione civile”, che affonda le dita nella piaga dell’unità malcerta della nazione italiana: un’unità anomala in tutto il panorama europeo, con un Nord e un Sud sempre più distanti.
Perché la Calabria è così?
Metà inferno e metà paradiso, terra di misteri e ombre nere, scenario di bellezze ineguagliabili, territorio accogliente, teatro di violenze mafiose.
Nunnari nell’opera, analizza ogni singola cosa, partendo da memorie lontane, per spiegare la misteriosa trasformazione di una regione che da erede della civiltà ellenica diviene simbolo di degrado e sottosviluppo.
L’aver tenuto separati Sud e Nord dopo l’Unità, con l’egoistico e calcolato scopo di favorire il progresso di una sola parte d’Italia, è il “vizio d’origine” di un’anomalia unica in tutto l’Occidente, che vede un Settentrione progredito e un Meridione arretrato nell’ambito di una stessa nazione e sotto il manto “garantista” di una stessa Costituzione.
Solo in una prospettiva di riconciliazione del Paese, che batta pregiudizi e rassegnazione, sarà possibile affrontare la “questione”.
Però bisogna fare presto. Se una parte d’Italia s’inabissa, l’altra corre il rischio di ridursi al vecchio incerto destino preunitario di semplice espressione geografica.
Il prestigioso evento si tenuto venerdì sera a Gioia Tauro, nella splendida cornice di Sala Fallara.
Dopo esecuzione dell’Inno di Mameli, si sono susseguiti gli interventi della Prof.ssa Milena Marvasi Panunzio e del sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio.
A seguire, la Consigliera Comunale Francesca Frachea ha declamato la poesia “Mare Nostrum” di Erri De Luca e la prof.ssa Pina Proto ha letto la nota biografica dell’autore.
Subito dopo, l’avv. Giuseppe Macino ha relazionato sull’opera Destino Meditarraneo; mentre il dott. Vittorio Savoia ha relazionato su “La Calabria spiegata agli Italiani”.
Ha concluso l’evento Domenico Nunnari , raccontando la genesi delle due opere.
Numeroso il pubblico presente in sala, tra cui l’assessore alla Cultura Carmen Moliterno e autorità civili, religiose e militari.