“Gerace, Città Magno-Greca delle Cento Chiese”-Storie e Immagini rivissute_ di Francesco Maria Spanò, Gangemi Editore, è un’opera preziosa che tutti i calabresi dovrebbero leggere.
Un viaggio emozionante e incantevole per molti motivi.
Appare in primis un viaggio in un paese della provincia italiana, in una regione del Sud, la Calabria.
In questo viaggio tante sono le sorprese: si scopre una vitalità umana, sociale e culturale inaspettata; popolata da presenze attive e consapevoli, un viaggio che è al tempo stesso nella memoria dell’autore ma anche nella storia del nostro Paese. Storia vista attraverso la lente accessibile di vicende e storie locali, in cui tuttavia si sente l’eco di un periodo in cui l’Italia viveva grandi cambiamenti.
Il tutto corredato da interventi di diversi geracesi – alcuni dei quali divenuti figure culturali di spicco, spesso lontano da Gerace – cui l’autore dà voce perché ciascuno racconti un aspetto della sua città.
È cosí che si forma un caleidoscopio di sguardi e di impressioni, la cui progressione – conclusa da alcune note familiari dell’autore – porta a un risultato inaspettato e paradossale: quello di far emergere la chiara immagine di Gerace, incantevole cittadina “dalle cento chiese”, per molto tempo sede vescovile.
Ed è proprio con la preziosa opera di Francesco Maria Spanò che si sono conclusi ieri sera a Gioia Tauro i “Caffè Letterari” dell’Associazione Culturale Kairos, presieduta dalla prof.ssa Milena Marvasi Panunzio.
Dopo i saluti della prof.ssa Marvasi e del sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio; la prof.ssa Annamaria Proto ha tracciato la nota biografica dell’autore.
A seguire, dopo l’intervento di Francesco Scarcella della libreria Frassati di Gioia Tauro, ha presentato l’opera il giornalista Gregorio Corigliano.
Subito dopo l’autore ha narrato la genesi dell’opera.
Ha concluso i lavori la prof. Marvasi che si è soffermata sull’importanza della Cultura nella società.
Numerosi gli interventi, tra cui il Consigliere Regionale di “Io Resto I Calabria” Marcello Anastasi e il dott. Zampogna.
Presenti autorità civili, religiose e militari.