Il Covid avanza, il sindaco Marasco prova a sbarrargli il passo

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Dopo il locdown, né in città né nel comprensorio si sono verificati casi di Covid, ma la situazione in Calabria, in Italia e nel mondo tende a peggiorare. La preoccupazione cresce di giorno in giorno e il sindaco-infermiere, Pino Marasco (foto), forte anche della sua trentennale esperienza di lavoro maturata nel reparto di infettivologia dello “Jazzolino”, prova ad alzare le prime barriere per tutelare la comunità amministrata. Supportato anche dal pieno sostegno della sua maggioranza, ha emanato un’ordinanza con la quale dispone <misure ulteriori per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica>, misure tutte mirate a disciplinare l’accesso del pubblico negli uffici comunali. <Non è un provvedimento adottato a cuor leggero – sottolinea il primo cittadino – ma ho ritenuto di doverlo fare sulla scorta dei focolai che si stanno sviluppando nel Vibonese e altrove. D’altra parte – aggiunge – ho dovuto anche prendere atto delle numerose presenze di cittadini nella sede comunale spesso dettate anche da motivi banali per cui ho pensato ad una riduzione degli orari di ricevimento. Ciò consentirà agli uffici di lavorare in tutta tranquillità>.

L’ordinanza del sindaco non manca di suscitare già qualche lamentela, che, però, non turba il Palazzo perché <le polemiche – sostiene Marasco – lasciano il tempo che trovano, sono alquanto sterili e vengono messe in atto da chi, per recuperare visibilità, non valuta adeguatamente la delicatezza della situazione né si preoccupa del bene comune>. Situazione per Marasco <assolutamente da non prendere alla leggera. Peraltro, quanto sta succedendo nelle scuole – conclude – sta dimostrando che la mia idea di avviare le lezioni il 6 ottobre per meglio organizzare le misure preventive contro il Covid non era campata in aria>. L’obiettivo dell’amministrazione è, quindi, quello di <adottare interventi di natura precauzionale tesi a prevenire una possibile trasmissione del virus, a tutela del personale dipendente e dell’intera collettività>. Pertanto, <a partire da lunedì 5 settembre 2020 – si legge nel testo dell’ordinanza – e fino a nuove disposizioni, al fine di evitare assembramenti di cittadini, gli uffici saranno aperti al pubblico, da lunedì a venerdì, in orario antimeridiano, dalle ore 11,00 alle ore 14,00 e tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18,00>. Non basta. Negli orari indicati, sarà possibile accedere agli uffici solo per il disbrigo delle pratiche <indifferibili e urgenti>, mentre per quelle di natura ordinaria (carte di identità, matrimoni, pratiche dell’ufficio tecnico, ecc.) sarà obbligatorio prenotarsi telefonicamente. Ogni ufficio, di conseguenza, dovrà dotarsi di apposito registro per annotare gli appuntamenti. Durante la presenza in Comune, sarà obbligatorio mantenere il distanziamento sociale e indossare la mascherina. Quello di Nicotera non è il primo Comune a porre in essere misure precauzionali.

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